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Funerali di Papa Francesco, la sicurezza supera la prova: Roma gestisce 400mila fedeli senza criticità

foto: Riccardo Piccioli

La giornata storica dei funerali di Papa Francesco si è conclusa con un bilancio estremamente positivo, sia dal punto di vista della partecipazione che della gestione della sicurezza. A sottolinearlo è stato il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, che ha definito l’evento «una prova impegnativa ma ben affrontata, senza criticità», elogiando il lavoro coordinato delle forze dell’ordine e dei servizi civili. La presenza dei grandi della terra, con 249 delegazioni internazionali, è stata gestita «con sicurezza e moderando i disagi per i cittadini», ha aggiunto Giannini, evidenziando la soddisfazione per l’efficacia dell’imponente macchina organizzativa messa in campo.

In Piazza San Pietro e lungo le vie adiacenti, secondo le stime ufficiali, erano presenti circa 400mila persone, accorse per dare l’ultimo saluto al Pontefice della prossimità. Una partecipazione popolare imponente, che ha rappresentato anche una grande sfida logistica per Roma, brillantemente superata grazie a un lavoro di preparazione minuzioso e ad un dispositivo di sicurezza capillare.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha parlato senza mezzi termini di «una pagina storica per la sicurezza», sottolineando l’eccezionale impegno di tutte le componenti coinvolte. Tra queste spiccano i vigili del fuoco, oltre 150 uomini e donne schierati non solo nelle aree nevralgiche della città – come fermate della metropolitana e stazioni ferroviarie – ma anche lungo il tragitto del corteo funebre. Il loro presidio ha garantito un supporto fondamentale, soprattutto nelle fasi di maggiore afflusso e deflusso dei fedeli.

Il confronto con i funerali di Giovanni Paolo II, avvenuti nel 2005, rende ancora più evidente la portata dell’evento odierno: allora furono 169 le delegazioni ufficiali presenti, oggi invece si è arrivati a quota 249. Un numero che testimonia la portata globale dell’eredità lasciata da Papa Francesco, capace di toccare cuori e coscienze ben oltre i confini del mondo cattolico.

Con il funerale ormai alle spalle, l’attenzione della macchina organizzativa si sposta ora sul prossimo, delicatissimo passaggio: il Conclave. Giannini ha annunciato che già dalla prossima settimana verranno attivati servizi specifici per gestire l’afflusso di fedeli e curiosi a Roma. «Con il Conclave — ha spiegato — i romani e i pellegrini hanno la tradizione di accorrere in piazza San Pietro al momento della fumata bianca. Sarà un momento da gestire con attenzione». Oltre a San Pietro, anche la Basilica di Santa Maria Maggiore sarà al centro delle operazioni di sicurezza, considerato il suo nuovo ruolo spirituale e simbolico durante il periodo di sede vacante.