#Cronaca #In evidenza cronaca

Riapre il Ponte di Ferro: dopo tre anni e mezzo torna il collegamento tra Ostiense e Marconi

Ponte di Ferro danneggiato

Ponte di Ferro danneggiato

foto: Giulia Piccioli

Dopo tre anni e mezzo di attesa, il Ponte di Ferro, o Ponte dell’Industria, torna finalmente a collegare i quartieri Ostiense e Marconi. Il simbolo dell’archeologia industriale romana è stato ufficialmente riaperto al traffico con una cerimonia inaugurale alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri, del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, dei vertici di Ferrovie dello Stato e Anas, e del sottosegretario vaticano per l’Evangelizzazione.

Il ponte, costruito nel 1860, era stato gravemente danneggiato da un incendio nella notte tra il 2 e il 3 ottobre 2021, che ne aveva imposto la chiusura e un utilizzo limitato a veicoli non superiori alle tre tonnellate e mezzo. Oggi, grazie a un intervento di recupero e rinforzo strutturale finanziato con 13 milioni di euro di fondi del Giubileo 2025 e 5 milioni stanziati da Roma Capitale, il Ponte di Ferro è tornato più forte di prima, in grado di sostenere fino a 26 tonnellate di carico. Una rinascita non solo funzionale, ma anche simbolica, che restituisce alla città un’infrastruttura storica capace di affrontare le sfide della contemporaneità.

«È un ponte fedele alla sua storia» ha dichiarato l’assessora ai Lavori pubblici, Ornella Segnalini. «Abbiamo fortemente voluto inserire la sua riqualificazione tra le opere del Giubileo, mantenendo intatto il legame con la configurazione originaria. Si tratta di un intervento che non solo rispetta la memoria storica, ma la rinnova, garantendo una solidità strutturale che potrà servire la città per molti decenni ancora».

Il progetto, un capolavoro ingegneristico lungo 130 metri, ha dovuto fare i conti con iter burocratici complessi e con normative di sicurezza particolarmente stringenti, introdotte dopo la tragedia del Ponte Morandi a Genova. Senza i poteri commissariali conferiti al sindaco Gualtieri in vista del Giubileo, l’operazione di recupero sarebbe stata più lenta e difficoltosa. La necessità di concludere i lavori entro il 2026 ha imposto un ritmo serrato, portando alla realizzazione di un’infrastruttura capace di unire efficienza e rispetto della tradizione.

Ma il Ponte di Ferro riapre oggi con importanti novità: oltre alle auto, potranno finalmente attraversarlo anche pedoni, ciclisti e, per la prima volta, autobus. Il numero 96 sarà il primo bus a percorrerlo ufficialmente, collegando Corviale (largo Cesare Reduzzi) a Ostiense (fermata metro Piramide). Un servizio atteso da tempo, che va a colmare un vuoto importante nella mobilità cittadina, soprattutto per i quartieri di Marconi, Portuense e Magliana, contribuendo a una vera e propria ricucitura urbana. Il nuovo percorso del bus 96 seguirà via della Casetta Mattei, la preferenziale di via Portuense, via Antonio Pacinotti, il Ponte dell’Industria, via del Porto Fluviale, via Ostiense, Piramide e via delle Cave Ardeatine, andando a sostituire la linea 718, ormai dismessa.

Il ponte si presenta oggi con una carreggiata allargata a oltre sette metri e due passerelle ciclopedonali che consentiranno il transito sicuro di ciclisti e pedoni in entrambi i sensi di marcia. Attualmente ne è stata aperta solo una, mentre la seconda sarà resa accessibile nei prossimi mesi. Anche i caratteristici arconi, che da sempre contraddistinguono la sagoma del ponte sul Tevere, sono ancora in fase di restauro e verranno reinstallati in un secondo momento restituendo alla città un monumento interamente rinnovato e pronto a servire le prossime generazioni.