Il campo da Basket è stato inaugurato quest’oggi
L’ottavo municipio di Roma ha un nuovo spazio per lo sport dopo la riqualificazione di un campo in disuso tornato a rivivere. Il playground della Garbatella è stato restituito alla comunità grazie a un’area riqualificata nel cuore della quartiere, il Parco Caduti del Mare. L’area, inaugurata oggi, include oltre al campo da gioco anche gli spalti.
L’iniziativa si inserisce nel percorso di responsabilità sociale avviato da Roma Bar Show che ogni anno anima la Capitale con giornate di incontri, masterclass ed esperienze. Con questa operazione, l’evento va oltre i confini fieristici, lasciando un segno tangibile sul territorio e riaffermando il valore del lavoro di squadra, dietro e davanti il bancone. «Roma Bar Show non è solo una fiera internazionale che opera nel settore del beverage e dell’hospitality – dichiara Andrea Fofi, Ceo di Roma Bar Show – ma un attore attivo nella vita della città. Questo progetto nasce da una visione che è anche una mission per noi, ovvero l’educazione a una cittadinanza responsabile che incontra il potere dello sport come veicolo di consapevolezza, inclusione e fair play». A rafforzare questo concetto è l’appoggio dell’Assessorato ai Grandi Eventi Sport Turismo e Moda di Roma Capitale con Alessandro Onorato: «La riqualificazione di questo campo è una legacy molto preziosa del Roma Bar Show – spiega Onorato -. I grandi eventi per noi sono fondamentali e diamo sempre il massimo supporto agli organizzatori, a patto che venga lasciata alla città un’eredità concreta come questo campo da basket. Siamo orgogliosi che i giovani del quartiere possono avere da oggi un nuovo punto di ritrovo, colorato, sicuro e più accessibile, per giocare e stare insieme».
Il campo da basket, situato all’interno del Parco Caduti del Mare in Via Giacinto Pullino, è stato oggetto di un intervento completo: nuova pavimentazione, modifiche e migliorie strutturali e, soprattutto, un’importante opera di street art realizzata da Camilla Falsini, artista e muralista romana di fama internazionale, che ha contribuito alla realizzazione degli spalti. Le sue geometrie colorate e il linguaggio visivo immediato hanno trasformato il playground in un’opera d’arte pubblica destinata a diventare un punto di riferimento per il quartiere, soprattutto per i giovani.