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Alla scoperta del Teatro di Marcello: un gioiello della Roma antica

Benvenuti al Teatro di Marcello, uno dei luoghi più suggestivi della Roma antica, situato tra il Campidoglio e il fiume Tevere, a pochi passi dal Ghetto ebraico. Passeggiando tra le sue maestose arcate, vi immergerete nella storia di un edificio che ha attraversato secoli di trasformazioni, raccontandoci la grandezza dell’antica Roma e l’evoluzione della città fino ai giorni nostri.

La costruzione del Teatro di Marcello iniziò sotto Gaio Giulio Cesare, che desiderava un edificio teatrale permanente per la città ed espropriò per largo tratto la zona, demolendo gli edifici esistenti. Fu il suo successore, Ottaviano Augusto, a completarlo nel 13 a.C. con nuovi espropri per ampliare la superficie ed erigere un edificio più grande, dedicandolo alla memoria di suo nipote ed erede designato, Marco Claudio Marcello, prematuramente scomparso nel 23 a.C.

Secondo le fonti antiche (Svetonio, De Vita Caesarum), il teatro fu concepito per essere un monumento alla dinastia giulio-claudia, dimostrando la grandezza della famiglia imperiale.

Il Teatro di Marcello era un esempio straordinario dell’architettura teatrale romana. Con una capacità di circa 15.000 spettatori, era il più grande teatro della città. Presentava tre ordini di arcate sovrapposte: il primo in stile dorico, il secondo in stile ionico e il terzo, oggi scomparso, probabilmente in stile corinzio. Questo schema divenne un modello per i teatri successivi, compreso il celebre Colosseo, costruito decenni dopo.

Restaurato da Vespasiano e da Alessandro Severo, ancora in funzione nel IV secolo, successivamente, data la posizione elevata vicino al Tevere, fu mutato in fortezza di proprietà dei Pierleoni e dei Fabi.

Il teatro era destinato a spettacoli teatrali e musicali, e la sua posizione strategica vicino al Foro Romano ne fece un punto di riferimento culturale e sociale per i cittadini di Roma.

Con il declino dell’Impero Romano, il Teatro di Marcello, come molti edifici antichi, perse la sua funzione originale. Durante il Medioevo, le sue arcate furono trasformate in botteghe e abitazioni, mentre la parte superiore divenne una fortezza utilizzata dalla famiglia Savelli nel XIII secolo, su progetto dell’architetto Baldassarre Peruzzi.

Successivamente, nel XVI secolo, il teatro passò alla famiglia Orsini, che lo trasformò in una residenza nobiliare. Questo processo di “riutilizzo” dell’antico teatro è tipico dell’evoluzione di Roma, una città in continua trasformazione.

Oggi, il Teatro di Marcello è una testimonianza unica della storia di Roma. Le sue arcate sono ancora visibili e accessibili, mentre la parte superiore ospita una residenza privata. Nel corso del XIX e XX secolo, furono effettuati importanti lavori di restauro, che riportarono alla luce parti dell’antico teatro, preservandone la struttura.

Il Teatro di Marcello è spesso chiamato il “Piccolo Colosseo” per la somiglianza nella struttura ad arcate. Tuttavia, è importante ricordare che il teatro è antecedente all’anfiteatro Flavio, di cui fu probabilmente una fonte d’ispirazione.