Per la terza volta all’Ariston con un brano dal sapore rétro
Achille Lauro è pronto a calcare nuovamente il palco del Festival di Sanremo, segnando la sua terza partecipazione in gara dopo le iconiche esibizioni del 2019 con Rolls Royce, del 2020 con Me ne frego e del 2022 con Domenica. Stavolta, il cantante romano porta all’Ariston Incoscienti giovani, un brano che promette di sorprendere e conquistare il pubblico con un’atmosfera più dolce e cantautorale rispetto alle sue produzioni passate.
Scritto da un team di autori che include Dario Faini, Paolo Antonacci, Lauro De Marinis (Achille Lauro stesso), Simonetta, Manzari, Nelli, Ciceroni e Calculli, Incoscienti giovani è una ballata intensa e dal sapore rétro, ispirata a una storia vera nata ai bordi del Grande Raccordo Anulare di Roma.
«Ho scritto i primi accordi al piano e ho capito subito che c’era qualcosa di grande», racconta Lauro, che definisce il brano un pezzo più dolce rispetto alle sue solite ballate. La canzone affronta il tema dei giovani tormentati che cercano la loro salvezza nell’amore, un argomento profondamente personale per l’artista, che nel testo riflette esperienze di vita vissuta.
«Parla di una ragazza che non si sente amata e fa di tutto per essere diversa da quelli che l’hanno cresciuta», spiega Lauro. «Si può leggere in diverse chiavi: potrebbe essere il mio grande amore, mia madre o anche me stesso».
Achille Lauro non è solo un artista poliedrico, capace di spaziare tra rock, R&B, hip hop e pop, ma anche una figura che porta con sé una storia personale intensa. Nel 2018, in un’intervista rilasciata a Rumore, il cantante ha raccontato di aver vissuto da solo con il fratello maggiore sin dall’età di 14 anni, dopo che i genitori si erano trasferiti in un’altra città.
«Vivere da soli così presto mi ha fatto maturare più rapidamente rispetto ai miei coetanei», aveva dichiarato Lauro. Un passato che ha influenzato profondamente la sua musica, spesso caratterizzata da racconti di vita, disillusione e sogni vissuti ai margini.
Oltre alla musica, Achille Lauro è noto per il suo stile unico e provocatorio, e ancora una volta il suo styling è curato da Nick Cerioni, il direttore creativo che ha contribuito a costruire alcune delle sue più celebri performance sanremesi.
Già nel 2020, Cerioni aveva firmato la direzione creativa degli spettacoli di Lauro a Sanremo, dando vita a performance rivoluzionarie e iconiche, capaci di suscitare un clamore mediatico senza precedenti. Nel 2021, lo stilista ha seguito sia Achille Lauro che i Måneskin, curando i loro look per la vittoria del Festival e dell’Eurovision Song Contest. Anche per il 2025, ci si aspetta un approccio teatrale e visionario, in perfetto stile Lauro.
A differenza delle sue precedenti partecipazioni, questa volta Boss Doms, storico amico e collaboratore dell’artista, non è con lui sul palco. Tuttavia, Lauro ha voluto sottolineare che tra loro non c’è stata alcuna rottura:
«Per me è un genio visionario, non è vero che abbiamo discusso. È una persona che vede oltre il contemporaneo, gli voglio bene. Mia madre lo seguiva come catechista, lavoriamo ancora dietro le quinte», ha dichiarato l’artista, lasciando intendere che il loro sodalizio creativo continua, anche se in una forma diversa.
Con Incoscienti giovani, Achille Lauro porta a Sanremo 2025 un nuovo tassello della sua evoluzione artistica, mescolando la sua anima più intima con un’estetica sonora ispirata ai grandi cantautori del passato. Un brano che racconta di crescita, amore e fragilità, e che segna un ritorno più maturo e riflessivo sulle note di una ballata struggente.
Dopo aver sconvolto l’Ariston con il suo glam rock, i travestimenti e le performance teatrali, Lauro si prepara a mostrare un lato diverso di sé. È uno degli artisti più imprevedibili e affascinanti della scena musicale italiana.