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Libri Come 2025: la pace al centro della sedicesima edizione

Francesco Piccolo all'Auditorium di Roma

foto: Riccardo Piccioli

Trecento ospiti, cento incontri, venti firme internazionali. Libri Come, il festival del libro e della lettura diretto da Marino Sinibaldi e prodotto dalla Fondazione Musica per Roma sotto la guida di Raffaele Ranucci, torna all’Auditorium Parco della Musica dal 21 al 23 marzo 2025 con una nuova edizione che pone al centro un tema tanto attuale quanto complesso: la pace.

Un concetto che, seppur spesso ritenuto retorico, si rivela invece multiforme e denso di contraddizioni, non qualcosa da celebrare passivamente, ma da indagare e mettere in discussione. Così, in un contesto internazionale sempre più instabile, la sedicesima edizione del festival si conferma una delle principali vetrine editoriali e istituzionali di Roma, festiva solo per coincidenza con l’inizio della primavera, ma sempre più consapevole della realtà in cui si inserisce.

Molti degli ospiti presenti sono stati scelti per la loro esperienza diretta con i conflitti o per la loro autorevolezza nel dibattito internazionale. Tra questi, spiccano il Premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi, il giornalista e saggista Pankaj Mishra, il reporter Sami al-Ajrami, lo scrittore e analista politico Nathan Thrall, il romanziere Amitav Ghosh e l’israeliano Eshkol Nevo.

Il festival conferma così la sua vocazione a intrecciare la letteratura con la riflessione geopolitica, accostando all’esperienza edonistica della lettura una riflessione più sofferta e necessaria sul presente.

Se da un lato Libri Come continua a offrire occasioni di incontro con le grandi voci della narrativa mondiale, come nel caso dell’attesissima conversazione con Jamaica Kincaid, dall’altro si pone come spazio di confronto per una visione più ampia e condivisa dell’Europa, un obiettivo caro all’assessore capitolino alla cultura Massimiliano Smeriglio.

Dal 21 al 23 marzo, i tanti palchi dell’Auditorium ospiteranno un fitto calendario di presentazioni, dialoghi, reading, lezioni e omaggi, in un’edizione che non mancherà di sorprendere.

Sotto la curatela di Michele De Mieri e Rosa Polacco, il programma propone anche appuntamenti atipici e originali. Tra questi, spicca il cosiddetto “caso Carrère”: lo scrittore francese, amatissimo dal pubblico, non parlerà questa volta di sé ma renderà omaggio a Édouard Levé, autore francese scomparso nel 2007, recentemente pubblicato in Italia da Quodlibet con Autoritratto (traduzione di Martina Cardelli).

Sul fronte della narrativa contemporanea, due delle scrittrici più apprezzate a livello internazionale, Rachel Cusk e Maylis De Kerangal, presenteranno i loro ultimi romanzi. La prima porterà Corteo (Einaudi, tradotto da Anna Nadotti e Isabella Pasqualetto), mentre la seconda racconterà Giorno di risacca (Feltrinelli, tradotto da Maria Baiocchi).

Grande attenzione anche alle novità degli editori indipendenti, tra cui spicca il nome di Marcelo Rubens Paiva, autore del romanzo autobiografico Sono ancora qui (La Nuova Frontiera, tradotto da Marta Silvetti). Il libro, che narra le tragiche conseguenze della dittatura brasiliana sulla famiglia dello scrittore, è alla base del film di Walter Salles, recentemente premiato con l’Oscar per la migliore pellicola internazionale.

Un altro appuntamento che promette di attirare l’interesse del pubblico è il reading su Ifigenia, scritto appositamente per il festival da Giovanni Nucci, che lo porterà in scena insieme a Lisa Ginzburg.

Per chi segue il dibattito critico contemporaneo, imperdibile è l’incontro tra Gianluigi Simonetti e Alfonso Berardinelli, in occasione dell’uscita di Niente è come prima (Castelvecchi, a cura di Marianna Comitangelo e Giacomo Pontremoli), un’opera che promette di offrire uno sguardo affilato sulla letteratura e la società contemporanea.

Nella serata conclusiva, il festival ospiterà una maratona dedicata alla pace, con al centro del palco un’installazione di Alessandro Bergonzoni, intitolata Il tavolo delle trattative. L’opera, forte del suo valore simbolico, avrà come gambe protesi usurate e inservibili fornite da Emergency, un richiamo concreto alle conseguenze devastanti dei conflitti.

Non mancheranno, come sempre, i protagonisti della scena letteraria italiana. Francesco Piccolo, Nadia Terranova, Melania Mazzucco, Edoardo Albinati, Sandro Veronesi e Ascanio Celestini saranno tra le voci di punta di questa edizione.

Ma uno degli appuntamenti più attesi è l’omaggio a Philip K. Dick, curato da Emanuele Trevi, che dialogherà con Nicola Lagioia ed Edoardo Camurri per celebrare la prossima pubblicazione del Meridiano dedicato all’autore statunitense. L’evento segna un momento importante per il riconoscimento di Dick come parte integrante della letteratura “alta”, abbattendo le barriere tra narrativa di genere e letteratura pura.

La scelta del tema della pace è un omaggio a un ideale ed un’occasione per interrogarsi sulle sue molteplici sfaccettature, nel tentativo di comprenderne il valore e la complessità.

Attraverso la voce di scrittori, filosofi, giornalisti e artisti, il festival offre una riflessione a più livelli, dove la letteratura si intreccia con la realtà, generando domande e aprendo spazi di confronto.

Che sia nelle pagine di un romanzo, nei versi di un poeta o nelle parole di un intellettuale, Libri Come 2025 dimostra che la cultura è ancora oggi uno degli strumenti più potenti per costruire la pace.