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Isabella Rossellini e il giovane Roberto: la prima candidatura all’Oscar e memoria familiare

Isabella Rossellini

Isabella Rossellini ha condiviso con il mondo la sua emozione per la candidatura agli Oscar 2025 come miglior attrice non protagonista, un riconoscimento che arriva dopo una carriera ricca di successi e di impegno artistico. La notizia, diffusa attraverso la sua pagina Instagram, è stata accompagnata da parole di grande commozione:

“Quando ero giovane venivo sempre identificata come la figlia di Ingrid Bergman e di Roberto Rossellini. Crescendo, questo non è accaduto più così frequentemente, e ne sento la mancanza, soprattutto oggi. Vorrei che i miei genitori fossero vivi per celebrare con me questo grande onore.”

L’attrice ha conquistato la prestigiosa nomination grazie alla sua interpretazione in Conclave, il film diretto da Edward Berger, in cui veste i panni di Suor Agnes. Un ruolo intenso e toccante che le ha già fruttato anche una nomination ai Golden Globe e ai BAFTA.

Isabella Rossellini è un’icona poliedrica: modella, attrice, regista e testimonial di grandi marchi, ha sempre saputo coniugare talento e passione, lasciando un segno indelebile nel mondo dell’arte. Ma oltre alla carriera internazionale, Isabella si è dedicata con grande impegno alla preservazione dell’eredità artistica della sua famiglia, curando restauri cinematografici e promuovendo documentari come The Rossellinis (2020), diretto dal nipote Alessandro Rossellini.

Oltre ai recenti successi cinematografici, Isabella Rossellini è anche protagonista nel mondo dell’editoria. Ha infatti scritto l’introduzione al libro Il giovane Roberto Rossellini, pubblicato da Bag One lo scorso 17 gennaio e firmato da Alexander Galiano. Un’opera che ripercorre gli anni della giovinezza del grande regista italiano, offrendo un ritratto intimo e dettagliato della sua formazione personale e artistica.

Nella prefazione, Isabella rievoca i ricordi di suo padre e l’impatto che la lettura di questo libro ha avuto su di lei:

«Ancora oggi ricordo gli aneddoti che papà mi raccontava a proposito della sua infanzia e della sua giovinezza: questo libro mi ha riportato alla memoria quei ricordi, mettendoli in ordine, aggiungendone tanti altri e aiutandomi a capire meglio il quadro storico e il contesto sociale.»

L’attrice racconta anche di come la figura di suo padre continui a ispirarla nella vita quotidiana:

«Ogni volta che in famiglia passiamo un momento di difficoltà, come nel caso della recente pandemia, dico sempre ai miei figli per dar loro coraggio: “Papà mio ha vissuto tra due conflitti, la prima e la seconda guerra mondiale, ed era rimasto fiducioso nella vita: era addirittura un uomo allegro e giocherellone. Dai forza, ce la faremo anche noi!”»

Infine, il libro le ha regalato un’emozione profonda, quasi mistica:

«Leggendo le pagine mi sembrava di sentire la voce di mia nonna, di mio padre, di mia zia. Dio, che emozione!»

Per Isabella Rossellini, questo è un momento di celebrazione, sia personale che familiare. Da un lato, la candidatura agli Oscar corona una carriera straordinaria; dall’altro, l’introduzione al libro su suo padre rafforza il legame con la sua eredità artistica e umana. Due percorsi che si intrecciano, testimoniando il valore della memoria e dell’identità, tra passato, presente e futuro.