Oggi prende il via la rassegna promossa dalla Fondazione De Sanctis, con Edoardo Albinati e Stefano Fresi
Oggi, alle ore 16.00, nel carcere di Rebibbia, si inaugura l’iniziativa “Libri Liberi”, un progetto promosso dalla Fondazione De Sanctis con il patrocinio del Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura.
Ad aprire questa straordinaria rassegna sono lo scrittore Edoardo Albinati e l’attore Stefano Fresi, che accompagnano i detenuti in un viaggio attraverso le pagine de “L’Odissea”, il grande poema di Omero che racconta il ritorno di Ulisse a Itaca. Teresa Mascolo, dirigente penitenziario e direttore della Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso, è presente all’incontro inaugurale.
L’iniziativa “Libri Liberi” si sviluppa in 12 tappe e si conclude il 21 dicembre 2025, coinvolgendo le principali carceri italiane. Ogni appuntamento vede la partecipazione di un attore o un’attrice e di uno scrittore o una scrittrice, che presentano ai detenuti i capolavori della letteratura, attraverso letture sceniche e momenti di dialogo e confronto.
Il progetto nasce con un obiettivo ambizioso: offrire ai detenuti la possibilità di evadere simbolicamente attraverso la lettura, immergendosi in mondi alternativi e scoprendo le profondità della condizione umana. Attraverso il potere della parola e della narrazione, la rassegna intende trasformare il libro in uno strumento di riflessione, crescita e riscatto personale.
Grazie al contributo di scrittori e attori di fama, ogni incontro si trasforma in un’esperienza intensa e coinvolgente, in cui le storie prendono vita attraverso letture appassionate e discussioni aperte. L’intento non è solo quello di far conoscere i grandi classici, ma anche di stimolare il dialogo e il confronto tra i partecipanti, rendendoli protagonisti attivi della riflessione.
“Libri Liberi” si inserisce all’interno di un più ampio percorso di promozione della cultura come strumento di riscatto sociale, un’iniziativa che punta a rafforzare l’autostima e la consapevolezza dei detenuti, offrendo loro un’occasione di crescita e di riscoperta del proprio valore.
Con questo progetto, la letteratura varca i confini del carcere per diventare un ponte tra passato e presente, tra realtà e immaginazione, tra isolamento e condivisione. Un’opportunità preziosa per dimostrare che la conoscenza e la cultura possono essere strumenti di libertà, anche laddove le sbarre sembrano negarla.