La mostra Miró – Il costruttore di sogni continua ad affascinare i visitatori al Museo Storico della Fanteria di Roma (P.zza Santa Croce in Gerusalemme, 7) fino al 23 febbraio 2025. L’esposizione, inaugurata il 14 settembre, celebra l’arte e la creatività di Joan Miró, uno degli artisti più rivoluzionari del XX secolo, esplorando il suo innovativo linguaggio espressivo e le sperimentazioni che hanno caratterizzato i suoi sessant’anni di carriera.
La mostra, di carattere antologico, è prodotta da Navigare Srl con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia, dell’Instituto Cervantes di Roma, della Regione Lazio e della Città di Roma. La curatela porta le firme di Achille Bonito Oliva, Maïthé Vallès-Bled e Vincenzo Sanfo. L’esposizione raccoglie 140 opere, molte delle quali provenienti da collezioni private italiane e francesi, e suddivide il percorso in diverse sezioni tematiche dedicate ai vari aspetti della produzione artistica di Miró.
Le opere esposte, realizzate tra il 1924 e il 1981, permettono di immergersi nell’immaginario visionario dell’artista catalano. Il percorso della mostra comprende litografie, manifesti, poesia, ceramiche, Derrière le Miroir, pittura, musica e una sezione dedicata al rapporto di Miró con i suoi amici. Tra le opere più significative spiccano le litografie curate dallo stampatore Fernand Mourlot, noto per l’eccellenza nella resa cromatica, e le ceramiche dipinte a mano. Saranno esposte anche le tavole litografiche realizzate per il poema Parler Seul di Tristan Tzara (1950), oltre ai bozzetti scenografici per L’Uccello Luce (1981) di Silvano Bussotti, creati per la Biennale di Venezia.
L’esposizione ospita inoltre una sezione speciale intitolata Miró e i suoi amici, che include opere di artisti del calibro di Man Ray, Picasso e Dalí, nonché fotografie di Cohen e Bertrand. Libri e documenti di poeti come Breton, Éluard, Chair e Tzara testimoniano le influenze culturali e artistiche che hanno segnato il percorso creativo di Miró.
La mostra si concentra su tre elementi fondamentali della poetica di Miró. Il primo è la rivoluzione del linguaggio artistico, che si sviluppa in un equilibrio tra astratto e figurativo capace di superare ogni confine espressivo. Il secondo aspetto riguarda la dimensione onirica e lirica, caratterizzata da una libertà creativa che si traduce in colore, materia e segni, contrastando i periodi storici più oscuri. Infine, il terzo aspetto evidenziato è la resistenza e la joie de vivre, una forza espressiva che si manifesta attraverso un linguaggio primitivo e autentico.
Organizzata da Difesa Servizi S.p.A., con la co-produzione di Art Book Web e Diffusione Cultura Srl, Miró – Il costruttore di sogni rappresenta un’opportunità unica per riscoprire il genio di Miró e la sua influenza sull’arte contemporanea. L’appuntamento con l’arte di Miró è ancora aperto fino al 23 febbraio 2025, offrendo un’occasione imperdibile per immergersi nella creatività senza confini di uno dei più grandi maestri del Novecento.