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“Picasso. Lo straniero” – A Palazzo Cipolla un viaggio nell’identità dell’artista

Dal 27 febbraio al 29 giugno 2025 una mostra che esplora il genio di Picasso attraverso la sua condizione di immigrato

La figura di Pablo Picasso, maestro assoluto dell’arte del Novecento, viene riletta in una prospettiva inedita nella mostra Picasso. Lo straniero, in programma a Palazzo Cipolla dal 27 febbraio al 29 giugno 2025. L’esposizione, ideata da Annie Cohen-Solal e organizzata dalla Fondazione Roma in collaborazione con Marsilio Arte, non si limita a celebrare il talento dell’artista, ma si addentra nella sua condizione di immigrato in Francia, paese che lo ospitò per gran parte della sua vita senza mai concedergli la cittadinanza.

Il progetto espositivo, realizzato con il sostegno del Musée national Picasso-Paris, del Palais de la Porte Dorée, del Museu Picasso di Barcellona, del Musée Picasso di Antibes, del Musée Magnelli – Musée de la céramique di Vallauris e di prestigiose collezioni private europee, presenterà oltre 100 opere dell’artista, affiancate da documenti, fotografie, lettere e video. Un viaggio tra estetica e politica che mette in luce il contrasto tra la fama mondiale di Picasso e il suo status di straniero in terra francese.

Dopo le tappe di Palazzo Reale a Milano e Palazzo Te a Mantova, la mostra romana si arricchisce di un nucleo di opere inedite, selezionate appositamente dalla curatrice per il percorso espositivo di Palazzo Cipolla.

Un’importante sezione dell’esposizione sarà dedicata alla primavera romana del 1917, periodo in cui Picasso soggiornò a Roma insieme a Jean Cocteau, Erik Satie, Serge de Diaghilev e Leonid Massine. Questa fase segna un momento di rinascita artistica per il pittore spagnolo, che si lasciava alle spalle la confisca delle sue opere cubiste da parte del governo francese nel 1914.

«La primavera romana di Picasso nel 1917 rimane un momento storico di rinascita per l’artista “straniero”, dopo la confisca (dicembre 1914) delle sue opere cubiste dal governo francese» – sottolinea Annie Cohen-Solal, curatrice della mostra e autrice del libro Picasso. Una vita da straniero (Prix Femina Essai, 2021), già tradotto in 10 lingue e pubblicato in Italia da Marsilio Editori.

Nato a Málaga nel 1881, Picasso si trasferì definitivamente a Parigi nel 1904, città che divenne il centro della sua vita artistica e personale. Eppure, nonostante il suo contributo straordinario all’arte e alla cultura francese, non ottenne mai la cittadinanza. Questa condizione di perenne estraneità è il filo conduttore della mostra, che esplora come Picasso abbia plasmato la sua identità e le sue rivoluzioni estetiche vivendo da immigrato.