Fino al 2 giugno, in occasione dell’anniversario della sua morte, Palazzo Bonaparte e Arthemisia, in collaborazione con il Museo MUNCH di Oslo, presentano una straordinaria mostra monografica dedicata a uno dei pittori più iconici e influenti del secolo scorso: Edvard Munch.
L’evento rappresenta un’occasione imperdibile per immergersi nella poetica visionaria e tormentata dell’artista norvegese, esplorando un percorso espositivo che copre l’intera traiettoria della sua carriera, dal 1880 fino alla sua scomparsa nel 1944.
Gli appuntamenti speciali dedicati alla mostra si terranno sabato 1 marzo alle ore 12.00, sabato 8 marzo alle ore 16.00 e domenica 9 marzo alle ore 18.30, presso Palazzo Bonaparte, in Piazza Venezia 5, a Roma.
L’esposizione raccoglie 100 capolavori tra dipinti, disegni e stampe, provenienti direttamente dal Museo MUNCH di Oslo, in un allestimento che accompagnerà il pubblico attraverso i grandi temi della sua produzione: il tormento interiore, l’amore, la morte, il tempo e la natura, elementi centrali della sua arte e del suo pensiero.
Tra le opere più celebri in mostra, si potranno ammirare dipinti che esprimono in modo intenso il dolore e l’angoscia esistenziale, come Malinconia, Disperazione, Lotta contro la morte e La morte nella stanza della malata. Il tema dell’amore e della passione viene esplorato attraverso opere iconiche come Bacio vicino alla finestra, Coppie che si baciano nel parco, Madonna, Vampiro e Morte di Marat. Il trascorrere del tempo e l’identità sono invece al centro di Autoritratto tra il letto e l’orologio e Autoritratto su sfondo verde. Il rapporto dell’artista con la natura si manifesta in capolavori come Notte stellata, Onde, Danza sulla sabbia e Le ragazze sul ponte. Infine, non poteva mancare l’opera più emblematica di Munch, L’Urlo, qui esposta nella sua celebre versione litografica.
Non solo opere pittoriche, lma anche un’esperienza multimediale che permetterà di approfondire la figura di Munch attraverso documenti inediti, fotografie private e filmati mai esposti prima.
La mostra gode del patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Lazio, del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura, della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma e del Giubileo 2025 – Dicastero per l’Evangelizzazione.