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Dario Fiocchi Nicolai: a Roma lo spettacolo dell’arte con “La Vanità dell’Assenza”

opera pittorica di Dario Fiocchi Nicolai in mostra a Roma 2025

Quando l’arte diventa teatro dell’invisibile e la pittura si trasforma in riflessione visiva, nasce un’esperienza che supera la semplice esposizione. È ciò che accade con “La Vanità dell’Assenza”, la nuova mostra di Dario Fiocchi Nicolai che trasforma la galleria in una scena emotiva, dove ogni tela è un atto di introspezione e ogni visitatore, uno spettatore consapevole.

Dal 13 giugno al 31 luglio 2025, Roma si apre a un evento che è spettacolo, arte e pensiero critico, ospitato presso la galleria Kayros Contemporary Art in via Giulia 8. Curata da Matteo Maione, la mostra propone quindici opere che indagano la fragilità dell’apparire e il peso dell’assenza in un mondo iperconnesso e affamato di visibilità.

Con “La Vanità dell’Assenza”, Nicolai porta sulla scena quindici opere che parlano la lingua dell’introspezione e dell’apparenza, in una dimensione sospesa tra presenza e dissolvenza. Una pittura teatrale ma discreta, che rifugge l’ostentazione per aprirsi a un dialogo silenzioso con lo spettatore.

«In tempi remoti il vernissage era un rituale raro e prezioso – racconta Matteo Maione – oggi è diventato un click sul web, un appuntamento replicabile. Ma qui, in questa mostra, tutto torna ad essere autentico e unico».

E autentico è il gesto pittorico di Fiocchi Nicolai, che rifiuta la posa per affondare il pennello nella memoria collettiva del nostro tempo: figure evanescenti, corpi fluttuanti, volti indefiniti, catturati in un momento che precede la sparizione, o che la desidera.

C’è uno spettacolo invisibile che si compie sulla tela: quello della fame di presenza che attraversa la società contemporanea, in bilico tra visibilità e vuoto. I dipinti di Nicolai si fanno ritratto critico del nostro tempo, ma senza retorica. Ogni opera è un invito a ritrovarsi nel dettaglio sfocato, nel volto appena accennato, in quel luogo interiore dove l’arte diventa specchio.

La scelta delle opere e la loro organizzazione di Maione accompagna il visitatore in questo viaggio nella vanità dell’apparire e nella necessità dell’essere, dando corpo a un percorso espositivo che è tanto estetico quanto concettuale. «Siamo tutti – scrive – personaggi in cerca di un pittore. Ed è Fiocchi Nicolai che, con eleganza e inquietudine, ci dona forma, ombra, e un tratto d’identità».

L’evento si inserisce in un’estate romana ricca di proposte culturali e artistiche, ma si distingue per la sua originalità espressiva e forza evocativa. È a Roma, città che da sempre celebra lo spettacolo dell’arte, che questa mostra trova il suo palcoscenico ideale, trasformando Kayros Contemporary Art in un luogo di riflessione e rivelazione.

In un contesto urbano dove tutto corre e si consuma rapidamente, “La Vanità dell’Assenza” si propone come un tempo sospeso, un’occasione per lasciarsi attrarre da quell’istante fragile che precede la parola, lo sguardo, la presenza. Le opere di Dario Fiocchi Nicolai non chiedono interpretazione immediata, ma suggeriscono una permanenza lenta, uno sguardo che si dilata, si smarrisce e poi ritorna. E quando si lascia la galleria, non si ha la sensazione di aver visitato una mostra, ma di aver percorso un tratto di sé, tra ombra e luce, forma e silenzio. Una sottile malinconia resta appesa all’aria: forse, in fondo, l’arte è proprio questo. Un’assenza che ci riguarda.