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“FolleMente”: Paolo Genovese ci porta dentro la mente del primo appuntamento

Pilar Fogliati ed Edoardo Leo

foto: Andrea Staccioli/INSIDEFOTO

Che cosa ci passa per la testa quando siamo al primo appuntamento? È questa la domanda che Paolo Genovese ha deciso di esplorare con “FolleMente”, la sua nuova commedia romantica che, tra imbarazzi, sentimenti contrastanti e pensieri incontrollabili, racconta uno degli eventi più universali della vita.

Dopo il successo di “Perfetti sconosciuti”, il regista torna con una nuova scommessa: una commedia di situazione, come lui stesso l’ha definita, che mescola realtà e immaginazione in un gioco a doppio livello, dove il pubblico può vedere non solo quello che i personaggi fanno, ma anche tutto ciò che pensano. Un Inside Out in versione sentimentale, che si sviluppa nella mente dei due protagonisti, mostrando in tempo reale il caos emotivo che li accompagna in quella serata tanto speciale quanto imprevedibile.

Per portare in scena questa brillante idea, Genovese ha chiamato a raccolta un cast di volti noti del cinema italiano, creando una sorta di derby della psiche tra due squadre di attori straordinari.

I protagonisti del film sono Lara (Pilar Fogliati) e Piero (Edoardo Leo), due persone che si incontrano per il loro primo appuntamento e che, tra conversazioni goffe e attimi di pura sintonia, cercano di capirsi e attrarsi. Ma il vero spettacolo si svolge dentro di loro, dove le loro personalità e i loro istinti si manifestano con quattro personaggi interiori per ciascuno, che rappresentano le varie sfumature dei loro pensieri e delle loro emozioni.

Da una parte, nella mente di Lara, troviamo Claudia Pandolfi, Emanuela Fanelli, Vittoria Puccini e Maria Chiara Giannetta, mentre nella psiche di Piero si muovono Marco Giallini, Maurizio Lastrico, Rocco Papaleo e Claudio Santamaria. Due squadre opposte, due modi diversi di ragionare e di reagire, che si scontrano e si intrecciano in un dialogo serrato tra emozioni e razionalità.

L’ambientazione è volutamente intima e quasi teatrale: tutto si svolge nell’appartamento di Lara, un “nido” che diventa il palcoscenico perfetto per il confronto tra i protagonisti. Una scelta che richiama “Perfetti sconosciuti”, dove lo spazio chiuso amplificava le dinamiche tra i personaggi, rendendo ogni emozione ancora più palpabile.

Ma qui, la vera differenza sta nell’alternanza tra ciò che i personaggi dicono e quello che in realtà pensano. Gli spettatori assistono a un continuo scambio tra azione e riflessione, tra le parole dette e quelle che vengono taciute, tra i gesti e i pensieri che li precedono.

Quante volte ci è capitato di voler dire una cosa e farne un’altra? Quante volte abbiamo cercato di apparire diversi da come ci sentiamo dentro? “FolleMente” gioca proprio su queste contraddizioni, regalando momenti di grande comicità ma anche spunti di riflessione su quanto sia complicato – e affascinante – il primo incontro tra due persone.

Grazie a una sceneggiatura brillante e ben orchestrata, scritta dallo stesso Genovese insieme a Paolo Costella, Isabella Aguilar, Lucia Calamaro e Flaminia Gressi, il film trova un perfetto equilibrio tra leggerezza e profondità. La struttura narrativa, con il doppio livello di racconto tra realtà e mente, è gestita con maestria, rendendo il film scorrevole e coinvolgente.

Alla fine, tra battute sagaci, momenti di dolcezza e qualche colpo di scena, “FolleMente” riesce a far sorridere, emozionare e immedesimare, perché chiunque, almeno una volta nella vita, si è trovato in una situazione simile.

E se è vero che l’amore è un gioco di mente e cuore, Paolo Genovese ha trovato il modo perfetto per portarlo sul grande schermo.