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Monica Vitti: La modernista – L’icona italiana conquista New York

Cinecittà e Film at Lincoln Center celebrano l’intramontabile diva con una retrospettiva senza precedenti negli Stati Uniti

C’è un’attrice che più di ogni altra ha saputo racchiudere in sé il senso di una rivoluzione, di un tempo nuovo, di un’Italia che usciva dal bianco e nero della tradizione per scoprire i chiaroscuri della modernità. Quell’attrice è Monica Vitti, e a lei è dedicata “Monica Vitti: La modernista”, la prima grande retrospettiva nordamericana in programma al prestigioso Film at Lincoln Center di New York dal 6 al 19 giugno, realizzata in collaborazione con Cinecittà.

Un evento atteso, raro e prezioso, che raccoglie 14 film, alcuni in splendide copie in 35mm e altri in versioni restaurate in 4K dai laboratori di Cinecittà, per rendere omaggio a una delle figure più emblematiche e affascinanti del cinema italiano e mondiale.

Perché Monica Vitti non è stata solo un’interprete, ma una firma riconoscibile, una presenza magnetica che ha saputo traghettare il nostro cinema verso territori nuovi e complessi. Dotata di una bellezza fuori dai canoni, di una voce inconfondibile e di un’ironia tagliente, Vitti è riuscita come poche a incarnare le due anime – spesso considerate opposte – del cinema italiano: quella d’autore, simbolizzata dal sodalizio con Michelangelo Antonioni, e quella popolare e pungente della commedia all’italiana, dominata dai grandi nomi maschili del tempo.

Ad aprire la rassegna sarà “La ragazza con la pistola” (1968) di Mario Monicelli, vero e proprio punto di svolta nella carriera di Vitti, che dopo il ciclo antonioniano stupì il mondo reinventandosi attrice comica. Il film sarà proiettato il 6 giugno in prima mondiale nella versione restaurata in 4K da Cinecittà. Da lì in poi, la retrospettiva seguirà il percorso sorprendente e variegato di una carriera che ha toccato i vertici dell’arte cinematografica.

Tra i titoli selezionati spiccano ovviamente le quattro pietre miliari realizzate con Antonioni: “L’avventura”, “La notte”, “L’eclisse” e “Il deserto rosso”. Film che hanno riscritto il linguaggio del cinema europeo e reso Monica Vitti un’icona dell’alienazione moderna, con il suo sguardo perduto e insieme potente, capace di dare corpo all’incomunicabilità con grazia e inquietudine.

Ma accanto a questi, spazio anche alla Vitti irriverente, spiazzante, irresistibile dei film comici: saranno presentate in prima mondiale le versioni restaurate di “Ti ho sposato per allegria” (1967) di Luciano Salce, e “Io so che tu sai che io so” (1982) di Alberto Sordi, due gemme in cui l’attrice recita accanto a giganti come Sordi stesso, Manfredi, Gassman, Tognazzi, Mastroianni, dimostrando una versatilità rara, quasi disarmante.

“Pochi attori hanno incarnato l’idea di modernità in modo altrettanto sorprendente e completo”, si legge nella nota ufficiale di presentazione. Ed è davvero così. Monica Vitti non ha solo attraversato le stagioni del nostro cinema: le ha definite, interpretate, perfino anticipate. È stata musa, ma anche artefice. Ha affiancato registi come Ettore Scola, Luis Buñuel, Joseph Losey, oltre ai già citati Antonioni, Monicelli, Salce. Con loro non si è limitata a recitare: ha costruito personaggi memorabili, donne complesse, vere, sempre in movimento tra fragilità e forza.

“È un onore e insieme un momento commovente per Cinecittà contribuire a questo omaggio”, ha dichiarato Manuela Cacciamani, AD di Cinecittà. “Gli attori sono i portavoce dei film, e in questo caso di una cultura. La Vitti è una bandiera dello stile, della creatività, della libertà del cinema italiano”.

La presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia ha sottolineato l’originalità della selezione proposta: “Abbiamo scelto film che raccontano la sua straordinaria capacità di spaziare dal film d’autore alla commedia brillante. Con questa rassegna vogliamo restituire al pubblico statunitense il talento caleidoscopico di Monica Vitti”.

Anche Florence Almozini, Vice Presidente della programmazione del Film at Lincoln Center, ha espresso entusiasmo per la collaborazione: “È un privilegio presentare decadi di film dalla carriera gloriosa e prolifica di Monica Vitti, soprattutto in versioni restaurate che rendono giustizia al suo leggendario lavoro”.