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Opera Boat, la lirica solca il Laghetto dell’EUR: a Roma va in scena la musica in movimento

Dal 19 al 23 maggio, Roma si prepara a vivere un’esperienza musicale unica e suggestiva: al Parco Centrale del Lago dell’EUR debutta Opera Boat, l’ultima audace invenzione dell’associazione culturale E45, che fonde opera lirica e musica contemporanea a bordo di un battello in movimento. Non un semplice concerto galleggiante, ma un progetto immersivo, capace di trasformare la fruizione musicale in un viaggio, fisico e sensoriale, sullo specchio d’acqua più iconico della capitale moderna.

Cinque giorni di navigazioni artistiche, tre turni al giorno – alle 17:00, 18:00 e 19:00 – con imbarco alla Barcheria, lungo la Passeggiata del Giappone (lato Viale Oceania), per un tragitto che costeggerà a ritmo lento il lago, con soste incantate come quella al Giardino delle Cascate. L’evento, gratuito ma su prenotazione, si inserisce nel contenitore Musica Mobile, iniziativa che esplora nuovi modi di vivere la musica nel tessuto urbano, avvicinandola alla vita quotidiana, senza comprometterne la profondità artistica.

Opera Boat porta avanti la sfida lanciata negli ultimi anni da E45: rendere la musica colta un’esperienza accessibile, dinamica e popolare nel senso più nobile del termine. Dopo aver portato la lirica tra i box dei mercati periferici con Music Market Box, dopo aver fatto vibrare Villa Borghese sui pedali di Opera Risciò, e dopo aver raccontato l’opera vista dal backstage in Operai all’Opera, il collettivo torna con un progetto inedito che reimmagina la messa in scena, facendola scorrere sull’acqua, tra paesaggio urbano e lirismo contemporaneo.

Al centro della rassegna, cinque composizioni originali firmate dal collettivo bolognese Innovafert, ciascuna pensata per un duetto tra voce lirica e strumento, eseguita da un cast sempre diverso. Un appuntamento al giorno, cinque micro-opere dalla durata di venti minuti che dialogano con il luogo, con l’acqua, con la luce di primavera. Si comincia il 19 maggio con Arie e interludi di Alessio Romeo, un omaggio al Trittico di Puccini per soprano e violino (Jennifer Ciurez e Maddalena Fogacci Celi). Il 20, Happy Ending di Livia Malossi Bottignole, ispirata a Euridice e Didone, vedrà Simona Ruisi e Andrea Pennacchi (mezzosoprano e fisarmonica) reinterpretare con ironia e modernità il mito della fine e della rinascita.

Mercoledì 21 maggio sarà la volta di L’ombra d’un sorriso di Marco Pedrazzi, meditazione lirico-enigmatica sulla Turandot, con il tenore Alexandru Tiba e la tromba di Natale Gullotta. Il 22, The Wood di Bernardo Lo Sterzo – tributo onirico a Britten – unisce la voce di Simona Ruisi alla chitarra classica di Riccardo Rettaroli. A chiudere la rassegna, il 23 maggio, Butterfly Boat di Diego Tripodi, che trasfigura la celebre eroina pucciniana in un dialogo delicato tra soprano leggero (Federica Raja) e oboe (Rebecca Roda).

Il movimento del battello non è un semplice sfondo, ma parte integrante della drammaturgia: il fluire sull’acqua diventa metafora della musica stessa, del tempo che passa, della scena che muta. Opera Boat è una dichiarazione d’amore per l’opera, ma anche per la città e i suoi spazi da reinventare.