Lo Stadio Olimpico di Roma si conferma il cuore pulsante della musica dal vivo, registrando numeri da record durante la stagione dei grandi concerti del 2024. Con soli otto eventi, l’impianto della Capitale ha collezionato 493 mila spettatori, posizionandosi al secondo posto tra le location europee con più biglietti venduti. Un risultato straordinario, che dimostra la crescente attrattiva dello stadio romano per gli artisti internazionali e il pubblico.
Il dato assume ancora più valore considerando che l’Olimpico ha dovuto rinunciare a circa 15 giorni di programmazione per ospitare gli Europei di atletica leggera, riuscendo comunque a inserire un numero limitato di eventi rispetto ad altre arene europee. Nonostante questo vincolo, la stagione si è chiusa con un incasso totale di 45,3 milioni di euro, superato in Europa solo dallo Stadio San Siro di Milano (524 mila spettatori e circa 50 milioni di euro di incassi).
A livello continentale, il primato spetta al Croke Park Stadium di Dublino, con 76 milioni di dollari di incasso e 489 mila biglietti venduti, seguito dall’Ernst Happel Stadion di Vienna (50,4 milioni di dollari e 369 mila biglietti) e dall’Aviva Stadium sempre a Dublino (49 milioni di dollari). Subito dopo troviamo l’Olympiastadion di Monaco di Baviera, con 46 milioni di dollari di incassi. L’Olimpico, grazie ai suoi 45,3 milioni, si conferma quindi uno degli impianti più importanti per la musica dal vivo in Europa.
A dare il via alla stagione dei concerti all’Olimpico è stato Ultimo, che ha fatto registrare numeri impressionanti. Il cantautore romano ha ospitato Francesco Totti nel suo palco, regalando ai fan un momento iconico. Il pubblico ha risposto con quattro sold out consecutivi, tra il 21 e il 24 giugno, trasformando lo stadio in un’enorme arena di musica ed emozioni.
Successo straordinario anche per Max Pezzali, che il 27 giugno ha infiammato l’Olimpico con il repertorio degli 883, richiamando migliaia di fan nostalgici. Sul palco, però, è mancato Mauro Repetto, alimentando ancora una volta le speranze di una possibile reunion.
Poi è stata la volta dei Coldplay, che con il loro spettacolo Music of the Spheres Tour hanno regalato al pubblico quattro serate indimenticabili. Con un totale di 251 mila spettatori e un incasso di 29 milioni di euro, la band britannica ha offerto un’esperienza immersiva senza precedenti: braccialetti luminosi sincronizzati, coreografie spettacolari e un’atmosfera magica hanno trasformato lo stadio in un vero e proprio viaggio tra luci e suoni.
Il fenomeno Coldplay non si è fermato alla sola musica: tra i momenti più memorabili, anche proposte di matrimonio e dichiarazioni d’amore immortalate sui social, rendendo ogni serata ancora più speciale.
Dopo una stagione così esaltante, gli organizzatori guardano già al futuro: per il 2025, l’obiettivo è superare i numeri di quest’anno, attrarre ancora più artisti internazionali e consolidare il ruolo di Roma come una delle grandi capitali europee della musica dal vivo.
Se in passato il punto di riferimento per i grandi eventi musicali italiani era Milano, oggi la Capitale sta guadagnando sempre più centralità. Con l’Olimpico e il Circo Massimo, Roma è ormai diventata una destinazione di primo piano per i tour mondiali.
E ora, tra i grandi sogni degli organizzatori, si fa sempre più insistente un’ipotesi: riuscire a portare gli Oasis in Italia per una reunion storica. Milano potrebbe contendersi l’evento, ma dopo i record di quest’anno, Roma ha già dimostrato di avere tutte le carte in regola per aggiudicarsi questa sfida.