Lo scorso 8 giugno si è conclusa la 97° edizione della Sagra delle Cerase a Palombara Sabina. La tradizionale sfilata dei carri ha visto premiato come vincitore il carro “00 Dick Dastardly“, ispirato al celebre cattivo dei cartoni animati anni ‘70 a bordo della sua auto, davanti al carro “Connectus”, rappresentante la minaccia dell’abuso dei social nella società moderna, “Il Castello di Fiona” e “La Tartaruga”. I carri di Palombara possono essere considerati delle vere e proprie opere di ingegneria, dovendo anche mettere in mostra una “scenetta” collegata con il tema centrale del carro. Le strutture quindi, devono essere dotate di impianti idraulici che le permettano di muoversi.
Anche il torneo dei Rioni, composto dalla sfilata dei carri, da una gara di ballo, i tornei di boxe e pallavolo e dalla competizione per il miglior addobbo realizzato, ha risvegliato un sentimento sopito da vari anni ed ha contribuito al buon esito della sagra, nonostante qualche prevedibile polemica da parte di alcuni, soprattutto sui social.
È stata ospite della sagra anche Luisa Piacentini, Presidente del Consiglio delle Autonomie Locali del Lazio, la quale ha ribadito l’importanza della tutela dei prodotti tipici e delle festività popolari come strumenti di appartenenza al proprio territorio. Definizione perfetta per la cerasa del Papa di Palombara che lo scorso lunedì è stata riconosciuta come Marchio Collettivo dalla Camera dei Deputati, allo scopo di garantirne l’origine e la qualità.
Dagli eventi culturali, come i convegni tenutisi nel Castello Savelli riguardanti la storia della sagra, la coltivazione delle ciliegie e le proprietà medicinali delle piante, a quelli sportivi come l’esibizione di drifting e i tornei di boxe e pallavolo, fino al concerto dei Collage (Sabato 7) e allo spettacolo di Alberto Farina (Domenica 8) la risposta del pubblico è stata notevole, mostrando un netto passo avanti rispetto alle difficoltà degli ultimi anni, causati dall’instabilità dovuta alla pandemia e a condizioni meteo avverse. Proprio per questo motivo, la direzione intrapresa dall’Associazione Carristi, che gestirà l’organizzazione della sagra fino al 2029, sembra essere quella corretta per farla tornare ad essere tappa fissa degli appassionati della zona.