È stata una di quelle serate che difficilmente si dimenticano. Un intreccio di emozione, teatro e memoria collettiva, culminato in un lungo applauso e in lacrime che hanno raccontato più di qualsiasi parola. L’attrice romana, Ambra Angiolini, ha emozionato il pubblico del Teatro San Ferdinando di Napoli portando in scena Oliva Denaro, lo spettacolo tratto dal romanzo di Viola Ardone ispirato alla vicenda di Franca Viola, la giovane siciliana che negli anni Sessanta disse “no” al matrimonio riparatore, diventando simbolo di coraggio e autodeterminazione femminile.
In un teatro carico di storia e suggestioni, Ambra ha offerto al pubblico una prova intensa e coinvolgente, malgrado una lesione al polpaccio. «Mi sono lacerata un polpaccio ma porto questo spettacolo e Napoli nel cuore – aveva confidato prima dell’inizio – e spero vi arrivi tutto l’amore che ci metto. Il teatro è il luogo giusto per condividere sentimenti». E Napoli, con la sua accoglienza calorosa, ha risposto come solo Napoli sa fare: partecipando con il cuore, restituendo commozione e vicinanza.
Ambra aveva avvertito il peso emozionale della serata sin dal suo arrivo, entrando nel camerino di Eduardo De Filippo, luogo-simbolo del teatro partenopeo. «Solo pensarci mi dà i brividi», aveva detto. Ma è stato sul palco che la magia si è compiuta. La sua interpretazione di Oliva, personaggio di finzione ispirato alla vera Franca Viola, è stata vibrante, potente, misurata nei silenzi e feroce nelle parole. Il pubblico, catturato fin dal primo istante, ha respirato con lei, ha sofferto con lei, ha sperato con lei.
Alla fine, una lunga standing ovation ha suggellato un momento di teatro vero, di quelli che lasciano il segno. Le lacrime di Ambra, scese sulle note di Mi sei scoppiato dentro al cuore di Mina, hanno raccontato l’impatto emotivo dello spettacolo anche su chi lo porta in scena. «Avete dato vita a qualcosa di bellissimo – ha detto tra gli applausi – in questo spettacolo il pubblico fa tutto insieme a me. Altrimenti sarebbe un esercizio di stile. E non è questa la storia giusta per farlo. Il quotidiano è ancora drammaticamente sporco di sangue legato alla violenza di genere».
Accanto a lei, sul palco, Viola Ardone, chiamata a condividere quell’onda di emozioni. «Ambra si è commossa sul valore di un “no”, per l’epoca e il contesto in cui fu pronunciato da Franca Viola, e per quanto sia ancora oggi così difficile per tante donne dire quel “no” – ha raccontato l’autrice – dal consenso alle scelte di vita e di lavoro, il rifiuto può costare caro. E, mi permetto di aggiungere, quanto sia difficile dire “no” anche in politica, nel giornalismo, nella cultura. È un atto rivoluzionario».
Sui social, i video della serata e delle lacrime di Ambra sono diventati virali. Un segnale forte, che testimonia quanto quella storia, apparentemente lontana nel tempo, sia ancora attuale e necessaria. «Questo – ha detto ancora Ardone – è il miracolo del teatro. Emozioni che si riverberano da chi è sul palco a chi è in platea. È qualcosa che nessuna intelligenza artificiale potrà mai sostituire. È la bellezza di un luogo fisico chiamato teatro, dove da più di duemila anni gli esseri umani si incontrano per uscirne cambiati».
E così, Oliva Denaro si conferma non solo uno spettacolo, ma un’esperienza. Un “no” che riecheggia potente e che, serata dopo serata, contribuisce a costruire una coscienza collettiva più consapevole e solidale. A Napoli, Ambra Angiolini ha trovato un pubblico capace di accogliere e restituire, di emozionarsi e far emozionare. E di regalare, al termine di uno spettacolo così necessario, il dono più grande: un applauso sincero e l’abbraccio di una città intera.