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Elisa Di Eusanio e Andrea Lolli in ¡Ay Carmela!: la memoria va in scena al Teatro Palladium

Ascanio Celestini

Ascanio Celestini

C’è un filo teso tra il passato e il presente, tra i fantasmi della guerra civile spagnola e le ombre che ancora oggi attraversano la nostra società. Un filo che diventa materia viva sul palcoscenico del Teatro Palladium – Università Roma Tre, dove dal 6 all’8 maggio va in scena, in prima nazionale, ¡Ay Carmela! di José Sanchis Sinisterra, con Elisa Di Eusanio e Andrea Lolli, per la regia di Ferdinando Ceriani.

Lo spettacolo chiude la quarta edizione della rassegna Herencias – scritture di memoria e identità, che ha saputo portare nella Capitale un intenso confronto culturale tra la tradizione teatrale ispanica e le urgenze del nostro presente. Tra i temi cardine della manifestazione, memoria, diritti civili e libertà si fondono in un linguaggio scenico capace di interrogare, commuovere, risvegliare coscienze.

In questo contesto, ¡Ay Carmela! diventa molto più di una semplice rappresentazione: è un atto poetico e politico, un canto tragico e ironico insieme, ambientato durante il conflitto fratricida che sconvolse la Spagna alla fine degli anni Trenta. Carmela e Paulino, due artisti di varietà in viaggio verso Valencia, vengono catturati e costretti a esibirsi davanti a un pubblico composto da franchisti e prigionieri repubblicani. In quella performance forzata, il confine tra scena e realtà si assottiglia, esplodendo in un finale lacerante, dove la dignità e la coscienza assumono un prezzo altissimo.

La regia di Ceriani opta per una sobrietà visiva che lascia spazio alle parole e alla presenza scenica dei protagonisti. Elisa Di Eusanio, attrice versatile del nostro panorama teatrale e televisivo, dà voce e corpo a una Carmela vibrante, appassionata, lacerata. Al suo fianco, Andrea Lolli interpreta un Paulino fragile, segnato, a tratti disarmato, in cui si riflettono le contraddizioni di ogni essere umano posto di fronte all’orrore e alla scelta.

A rendere ancora più denso il contesto della messinscena, l’incontro inaugurale del 6 maggio dal titolo “Atti di Resistenza”, con la partecipazione di Ascanio Celestini, uno dei più originali interpreti del teatro civile italiano. Un prologo ideale per uno spettacolo che affronta senza retorica la responsabilità della memoria, quella memoria che non può restare confinata nei libri di storia, ma deve continuare a interrogare lo spettatore, oggi più che mai.