Lunedì 19 maggio 2025, il sipario del Teatro Ambra Jovinelli di Roma si aprirà su uno spettacolo impossibile da definire con precisione, ma proprio per questo irresistibilmente affascinante. “Non è il puntini puntini puntini show” è il titolo provocatorio e surreale della serata che vedrà protagonisti due fuoriclasse dello spettacolo italiano: Nino Frassica e Giovanni Veronesi. Un titolo che è già dichiarazione di poetica, di non-sense programmato, di gioco linguistico e teatrale che lascia spazio all’imprevisto.
È difficile stabilire cosa accadrà davvero sul palco, e in fondo è questo il senso dell’intera operazione. L’imprevedibilità, infatti, è il motore di una serata che non vuole seguire copioni rigidi ma affidarsi al talento e all’intesa tra due personalità molto diverse e per questo perfettamente complementari. Da un lato Giovanni Veronesi, regista e autore dalla penna affilata, con il suo umorismo lucido e un’attitudine alla narrazione brillante e diretta. Dall’altro Nino Frassica, monumento vivente del nonsense, che con il suo stile inconfondibile destruttura qualsiasi logica narrativa, portando lo spettatore in un universo parallelo dove tutto è possibile.
Lo spettacolo si presenta come un vero e proprio contenitore di sorprese. Tra una chiacchierata e una gag, il palco può trasformarsi in una passerella per ospiti del mondo del cinema, della musica o dello sport. Ma c’è di più: a rendere la serata ancora più surreale ci penserà un gioco bizzarro ideato dai due protagonisti. Ogni ospite sarà infatti invitato a chiamare in diretta una persona scelta a caso dalla propria rubrica telefonica. Il risultato? Situazioni imprevedibili, telefonate al limite del reale, reazioni autentiche che alimentano quel clima di improvvisazione e spontaneità che è l’anima dello spettacolo.
Non mancherà spazio anche per giovani attori, storie curiose e momenti di puro intrattenimento, in un alternarsi continuo di ritmi e toni, tra l’assurdo e il quotidiano. “Non è il puntini puntini puntini show” è uno spettacolo che si nutre dell’intelligenza comica dei suoi interpreti, della loro capacità di giocare con i codici della televisione, del teatro e dell’intrattenimento. Non un varietà classico, non una conferenza comica, ma qualcosa di fluido e indefinibile, che vive dell’alchimia tra palco e platea.
Frassica e Veronesi si divertono sinceramente, e il pubblico lo percepisce fin da subito. È questo il segreto di una serata che promette leggerezza e risate, ma anche quel pizzico di follia creativa che rende ogni istante unico e irripetibile.