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“L’anatra all’arancia” incanta l’Ambra Jovinelli: Solfrizzi e Natoli in un duello tra amore e ironia

Uno spettacolo che mescola raffinatezza, ironia e sentimento: fino al 13 aprile, il palcoscenico del Teatro Ambra Jovinelli ospita una nuova, irresistibile versione de “L’anatra all’arancia”, con protagonisti Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli, diretti dalla sapiente mano di Claudio “Greg” Gregori. Un appuntamento imperdibile per gli amanti della grande commedia, in bilico perfetto tra satira brillante e riflessione sull’amore e le sue contraddizioni.

Tratto da un celebre testo del teatro francese, “L’anatra all’arancia” è molto più di una semplice commedia degli equivoci. È un vero feuilleton teatrale, dove ogni personaggio si muove con la precisione di un pezzo su una scacchiera relazionale, in un raffinato gioco di strategie e emozioni represse. Ciò che all’inizio appare come un gelido confronto tra ex coniugi, si trasforma progressivamente in un crescendo emotivo che svela paure, fragilità, rancori, gelosie, e soprattutto l’inquieta persistenza dell’amore.

Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli, coppia scenica affiatata e di grande eleganza, si fronteggiano in un duello brillante e carico di sottotesti. I loro personaggi, cinici e affilati in apparenza, vengono progressivamente scorticati dalla narrazione, che ne rivela il lato più vulnerabile e autentico. Il pubblico si ritrova così coinvolto in una partita seducente, fatta di battute taglienti e silenzi pieni di significato, in cui il ridere non è mai fine a sé stesso, ma una chiave per entrare nei labirinti dell’animo umano.

La regia di Greg, sorprendente per precisione e misura, evita qualsiasi tono farsesco per abbracciare un racconto più sottile e moderno. Ogni gesto, ogni cambio di tono, ogni movimento scenico diventa parte di una coreografia narrativa in cui la leggerezza è strumento di profondità. Con un uso sapiente dei colori, delle luci e dei tempi scenici, Greg orchestra un meccanismo teatrale che cattura fin dal primo istante.

In scena, accanto ai protagonisti, anche Ruben Rigillo, Beatrice Schiaffino e Antonella Piccolo, che completano con grande naturalezza un cast coeso e dinamico. Ognuno porta il proprio contributo in questa commedia corale dove il sapore della “partita a scacchi” è sempre presente, ma non toglie mai calore al racconto.