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Locus Amoenus: al via la rassegna di teatro under 35 al Teatro Villa Pamphilj di Roma

Domenica 9 febbraio 2025 prende il via Locus Amoenus, una rassegna teatrale dedicata alle giovani generazioni, ideata e curata dalle attrici Benedetta Margheriti e Veronica Toscanelli. Ospitata dal Teatro Villa Pamphilj di Roma, la manifestazione intende esplorare le sensibilità della nuova generazione teatrale attraverso tre compagnie under 35, chiamate a interpretare in modo originale e innovativo il concetto di “luogo ideale” nella contemporaneità.

Nel presentare il progetto, le curatrici si interrogano sulla possibilità di individuare ancora un locus amoenus nel panorama disincantato e frammentato in cui viviamo. “In un contesto storico in cui i miti di un tempo sono messi in discussione e la realtà contemporanea impone una visione più cruda, tre compagnie under 35 portano in scena la loro risposta, ognuna con il proprio linguaggio“, affermano Margheriti e Toscanelli. L’iniziativa vuole essere un invito a cercare o creare consapevolmente spazi in cui ritrovare armonia con se stessi, con gli altri e con il mondo circostante.

La rassegna si apre il 9 febbraio alle ore 11:30 con Paesaggio con figura verticale – Concerto poetico, una produzione di Spartenza Teatro. Sul palco, gli attori Sofia Abbati e Andrea Milano danno voce a un testo di Andrea Milano, accompagnati dalle musiche di Manuel Milano e Roberta Spigola. Lo spettacolo racconta il viaggio interiore di chi lascia la propria terra, un percorso tra il dolore della separazione e il desiderio di appartenenza. Attraverso un dialogo tra prosa poetica, musica e testimonianze degli spettatori, si crea un’esperienza immersiva e multisensoriale.

Il secondo appuntamento, previsto per il 22 marzo alle ore 17, porta in scena La Serra-morte, una produzione della Compagnia Fang-ta. Il testo di Simone Guaragna, diretto da Daphne Folliero e Martina Spampinato, è interpretato da Lorenzo Berardinucci, Pietro Formentini, Simone Guaragna, Alice Lepidio e Ilaria Pietrangeli. Ambientato in un futuro distopico, lo spettacolo segue la storia di Bondo, un inventore in cerca di risposte, e di un gruppo di giovani alla deriva in una megalopoli deserta. La Serra-morte si configura come un eco-noir che riflette sulla sopravvivenza nell’epoca dell’Antropocene.

A chiudere la rassegna, il 25 maggio alle ore 17, è La materia che Dio non creò, una produzione di quelcheresta teatro, con la regia di Daniele Castoria. Sul palco, Benedetta Margheriti, Veronica Toscanelli e Paolo Leccisotto danno vita a un universo in cui il confine tra naturale e artificiale è ormai dissolto. La fertilità della natura ha lasciato il posto alla staticità della plastica, ma un nuovo nato, esplorando questo mondo, ne risveglia gli abitanti e le divinità. Lo spettacolo si interroga sulla possibilità di trovare nuove forme di speranza o di fuga dalle contraddizioni della modernità.

Il Teatro Villa Pamphilj, sotto la direzione artistica di Veronica Olmi, fa parte del sistema Teatri in Comune di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, con il coordinamento gestionale di Zètema Progetto Cultura. La programmazione 2024-2025 è finanziata dall’Unione Europea – Next Generation EU, nell’ambito del PNRR, e rientra nel progetto Il Giubileo dei Pellegrini, dedicato alla valorizzazione di eventi artistici e culturali nella città di Roma.