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“Una mosca su Amleto”: Edoardo Ribatto porta Shakespeare al Teatro Palladium

Il Teatro Palladium continua a essere un crocevia di sperimentazione e innovazione teatrale, portando in scena una serie di spettacoli che uniscono arti, accademia e pubblico in un dialogo dinamico e coinvolgente. Nell’ambito della rassegna “Shakespeare Encore”, curata da Maddalena Pennacchia, docente di letteratura inglese presso l’Università Roma Tre, il 5 marzo sarà la volta di “Una mosca su Amleto”, scritto, diretto e interpretato da Edoardo Ribatto.

Un appuntamento che si inserisce in un percorso di riscritture drammaturgiche ispirate al teatro shakespeariano ed elisabettiano, con l’obiettivo di rivitalizzare e rileggere le opere del Bardo in chiave contemporanea.

Dopo il successo di “Playing Shakespeare” di Loredana Scaramella, la rassegna prosegue con l’interpretazione di Edoardo Ribatto, che propone uno studio innovativo su Amleto, spazzando via gli schemi classici e ripensando la narrazione come un film da raccontare dal vivo.

Il testo di Ribatto è un’opera stratificata: non si limita a riportare la storia di Amleto, con i suoi celebri monologhi, ma si arricchisce di approfondimenti che scavano nelle origini del dramma. Perché Shakespeare ha scritto Amleto? Quali esperienze personali lo hanno ispirato? L’attore e regista riflette sulla storia struggente del figlio dello stesso Shakespeare, offrendo una prospettiva intima e sorprendente.

Nel suo viaggio attraverso il capolavoro shakespeariano, Ribatto mescola teatro, cinema, letteratura di genere, psicanalisi, poesia e serie televisive, suggerendo un parallelismo tra la messa in scena elisabettiana e il moderno linguaggio cinematografico. Per l’autore, l’originale pubblico di Shakespeare non era così diverso da quello delle grandi saghe contemporanee, come Il Trono di Spade.

“Una mosca su Amleto” non è una semplice reinterpretazione, ma un’esplorazione che segue fedelmente la trama dell’opera originale, girandole sempre intorno, proprio come una mosca”.

Edoardo Ribatto, classe 1974, si è diplomato alla Civica Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e da allora ha calcato i palcoscenici di alcuni tra i più importanti teatri italiani, tra cui il Teatro dell’Elfo, il Piccolo Teatro di Milano, il Teatro di Roma e la Biennale di Venezia. La sua carriera è caratterizzata da un’instancabile ricerca artistica, che lo ha portato a scrivere e dirigere spettacoli di successo.

Nel 2013 ha debuttato con il suo primo testo originale, “Io sono il proiettile”, accolto con entusiasmo e candidato ai Premi UBU 2014. Tra i suoi lavori successivi figurano “Cavie”, “Play-zen”, “Fare alba”, “Even” e “Hotel Blanco”, oltre al già citato “Una mosca su Amleto”, pubblicato da Hortus Libri.

Oltre al teatro, Ribatto ha lavorato anche in televisione, partecipando a numerose fiction di successo.

Ideata da Maddalena Pennacchia, docente dell’Università Roma Tre, la rassegna “Shakespeare Encore” nasce con l’intento di rilanciare il teatro shakespeariano nella scena culturale romana, offrendo un punto d’incontro tra tradizione e innovazione.

Pennacchia sottolinea l’importanza di un progetto che avvicina studenti, accademici e pubblico al patrimonio shakespeariano, esplorandone la modernità e il valore universale:

“Roma ha bisogno di Shakespeare e di un luogo dove ‘fare Shakespeare’. Questo progetto rappresenta un’occasione unica per avvicinare nuove generazioni e spettatori di ogni età al suo straordinario corpus teatrale”.

L’iniziativa si inserisce perfettamente nelle attività dell’Università Roma Tre – Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere, che nel 2020 ha creato, in collaborazione con Politeama Srl, un Archivio dedicato al Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti, custodendo la memoria di una delle esperienze più significative di divulgazione del teatro shakespeariano in Italia.