Mentre un timido ma caldo sole, nascosto in un cielo bianco, calava tra le rovine eterne del Colosseo, Roma si è accesa sotto i riflettori internazionali per il gran finale della World Skateboarding Tour 2025. Un tramonto spettacolare ha accompagnato la conclusione di due settimane di pura adrenalina: dopo l’entusiasmante tappa Park andata in scena al Lido di Ostia, è stato il Parco del Colle Oppio, nel pieno centro della Capitale, a ospitare la finale mondiale dello Street, davanti a una folla in visibilio e in diretta mondiale su World Skate TV.
Oltre 150 skater provenienti da 45 Paesi si sono sfidati in quello che ormai è considerato uno degli appuntamenti più prestigiosi del circuito internazionale. Un evento gratuito, aperto alla città, che ha trasformato Roma nella capitale mondiale dello skateboarding e della cultura giovanile urbana, attirando pubblico da ogni angolo del mondo.
La giapponese Funa Nakayama ha lottato contro se stessa: due Run compromesse da un ostinato frontside feeble e una serie di Best Trick falliti, salvando l’onore solo con un pregevole backside noseblunt finale. Non è andata meglio a Momiji Nishiya e Yumeka Oda, insolitamente imprecise, entrambe a secco nei Best Trick.
Chi invece ha sfiorato il colpo grosso è stata Ibuki Matsumoto, capace di rimontare fino al secondo posto grazie a una Run pulita e a un combattutissimo kickflip frontside 50-50 finale, dopo due cadute pesanti.
Ma la serata è tutta per lei: Chloe Covell. L’australiana, attesa e favorita, ha fatto tremare tutti dopo aver fallito due Best Trick consecutivi, proprio quelli che l’avevano consacrata. Ma al terzo tentativo, con il pubblico del Colle Oppio in piedi e il fiato sospeso, ha inchiodato un perfetto 50-50 kickflip out che ha fatto esplodere la piazza e le ha regalato la prima, meritatissima vittoria in carriera su una tappa del World Skateboarding Tour.
Alle sue spalle, Toa Sasaki, vicecampione del mondo 2024, ha replicato la magia con un caballerial fakie nosegrind degno della finale più importante dell’anno, mentre il giovanissimo Ginwoo Onodera ha infiammato il pubblico con un trick inedito nel WST: switch heelflip switch frontside noseslide to 270 shove-it out. Un gioiello tecnico che lo candida a diventare la prossima grande storia del circuito.
Ma il trick dell’evento lo firma il brasiliano Giovanni Vianna: un caballerial Bennett grind da capogiro, che ha scatenato un boato da stadio e messo il punto esclamativo su due settimane di sport, stile e creatività allo stato puro.
Roma e sport: il Circo Massimo dello skate
L’intera manifestazione ha segnato un nuovo capitolo per Roma e lo sport, dimostrando che la Capitale può essere un palcoscenico internazionale anche fuori dagli impianti convenzionali. Il Colle Oppio, con la sua vista sul Colosseo, è diventato il cuore urbano, già da qualche anno grazie agli sforzi di Sport e Salute, dello skateboarding mondiale.
Un applauso speciale va allo staff e ai volontari, le fondamenta invisibili su cui è stato costruito questo successo: organizzazione perfetta, passione contagiosa e un senso di comunità che ha attraversato ogni trick e ogni atterraggio.
Con Roma che saluta il WST nel suo splendore, il testimone passa ora a Washington DC, ma il messaggio è chiaro: l’energia dello skateboard ha trovato casa anche tra i sampietrini della Capitale. E ci tornerà.