Centimetri. È questa la misura cruda e spietata con cui si è chiusa gara 1 tra Legnano e Luiss Roma, con la palla della possibile vittoria, scagliata da Pasqualin, che danza sul secondo ferro e sancisce il 71-69 finale in favore dei padroni di casa. Una beffa per i capitolini, che hanno tenuto testa a una delle corazzate del campionato, secondi in classifica al termine della stagione regolare, e che hanno giocato con cuore, intensità e lucidità, mostrando tutto il valore di un gruppo che ormai ha smesso di stupire.
È mancato davvero poco alla squadra di Andrea Paccariè per piazzare il colpo esterno in apertura di serie, e la delusione per un’occasione sfumata si mescola all’orgoglio per la prestazione. I numeri parlano chiaro: la Luiss ha dominato a rimbalzo (49 a 30), ha condotto nel punteggio per lunghi tratti, e ha mostrato un’identità tecnica solida anche nei momenti più difficili. Ma nei playoff, si sa, sono i dettagli a fare la differenza. E questa volta, purtroppo per i romani, quei dettagli sono girati dalla parte dei biancorossi di Legnano.
La partita è stata una battaglia vera, con continui cambi di inerzia e folate emotive da una parte e dall’altra, sostenute da una cornice di pubblico calda ed entusiasta. Partono meglio i padroni di casa, trascinati da Oboe e da un ispirato Mastroianni, che firma il primo allungo sul 14-7. Ma la Luiss risponde subito, con Cucci e compagni capaci di ricucire lo strappo e di chiudere il primo quarto in equilibrio sul 14-15. Il secondo periodo è di marca capitolina: Cucci colpisce da tre, Pasqualin orchestra con autorità e Ferrara capitalizza un pick and roll d’autore. All’intervallo il tabellone dice 30-36 Luiss, a certificare una superiorità che si consolida anche nel terzo periodo.
Nel cuore della terza frazione, Roma sembra scappare: le triple di Villa e Cucci fanno esplodere la panchina, e il +10 (45-55) sembra preludere a una fuga decisiva. Ma è proprio lì che Legnano si aggrappa alla partita, ritrovando fiducia con Sodero e approfittando di qualche palla persa di troppo da parte degli ospiti. Il palazzetto si accende, la spinta emotiva cambia volto alla gara, e i lombardi tornano a contatto sul 57-59 a fine terzo quarto.
Nell’ultimo periodo, la tensione sale, ogni possesso diventa un piccolo duello. Gallizzi piazza la tripla del sorpasso (63-61), ma Pasqualin tiene in piedi la Luiss con le sue penetrazioni e il sangue freddo dalla lunetta. Ferrara rimette avanti i suoi a due minuti dalla fine, ma un canestro da sotto di Sodero firma il nuovo vantaggio Legnano con 44 secondi da giocare. L’uscita dal timeout è da dimenticare per Roma: palla persa e punteggio che scivola sul -4. Pasqualin segna ancora due liberi, ma l’ultima preghiera dalla distanza si infrange sul ferro.
“È mancato veramente poco – ha commentato coach Paccariè –. In due occasioni il tiro della vittoria si è spento sul ferro. Abbiamo giocato con grande intensità, con spirito da playoff. È mancata solo un po’ di fortuna e forse un pizzico di lucidità in un momento chiave, dove abbiamo concesso due rimbalzi offensivi di troppo. Ma stiamo bene e tra 48 ore ci riproviamo”.
L’appuntamento ora è per gara 2, con la Luiss chiamata a rialzarsi subito per provare a pareggiare i conti e riportare la serie nella Capitale sull’1-1. La prestazione di gara 1, al di là del risultato, dice che la squadra c’è, eccome se c’è. E la sensazione è che questa serie sia tutt’altro che chiusa.