È giusto così. Perché se chiudi la stagione regolare a pari punti con la quarta ma la classifica avulsa ti piazza settimo, i playoff te li devi sudare. E la Luiss Roma lo ha fatto nel modo più spettacolare possibile: schiantando Chiusi 92 a 66 e conquistando con autorità l’accesso ai quarti di finale. Una partita che entra di diritto negli annali del club capitolino, soprattutto per quel terzo quarto da enciclopedia cestistica: 30 a 5 il parziale che ha annichilito ogni velleità degli ospiti, trasformando il sogno playoff in una realtà concreta. Ad attenderli ora c’è Legnano, con gara 1 già fissata in Lombardia.
La serata del PalaLuiss ha restituito un’immagine potente di un gruppo che, dopo settimane difficili, ha saputo reagire nel momento più delicato. L’ultimo mese era stato avaro di soddisfazioni, e l’atmosfera si era ulteriormente appesantita nelle ultime ore con il grave lutto che ha colpito Edoardo Bottelli. Ma proprio il dolore ha cementato una squadra che si è presentata sul parquet con uno spirito diverso: compatta, determinata, pronta a tutto. L’elmetto, simbolico e reale, è stato indossato da tutti. E la missione è stata compiuta.
Non era affatto scontato, soprattutto considerando che appena un anno fa la squadra era retrocessa dalla categoria superiore. Le altre “retrocesse” – Latina, Chiusi, Agrigento e Casale Monferrato – sono già tutte fuori. Solo la Luiss è ancora in corsa. Un dato che basta da solo a raccontare quanto sia difficile essere subito competitivi dopo un tonfo, quanto conti la capacità di reinventarsi in fretta, di rialzarsi più forti.
La gara con Chiusi è rimasta in equilibrio solo nei primi dieci minuti. Il primo squillo è di Salvioni con l’appoggio del 12-8 che obbliga al timeout gli ospiti (6’). Chiusi reagisce e mette per la prima volta il naso avanti sul 14-15, ma Rocchi chiude il quarto con il jumper del 17-16. È l’inizio del suo show personale. Nel secondo quarto, Pasqualin accende la miccia con due triple, Rocchi lo segue librandosi verso il ferro per il 25-17 e Villa, dimenticato in angolo, firma il +10 con una tripla chirurgica. All’intervallo la Luiss è avanti 44-37.
Ma è nel terzo periodo che si compie il capolavoro. La Luiss torna in campo trasformata in una macchina perfetta: difesa feroce, attacchi fulminei, esecuzioni da manuale. Rocchi è indemoniato, segna da ogni angolo del campo, Jovovic lo imita con precisione chirurgica da tre punti, Salvioni segna e subisce fallo. È un parziale da capogiro: 25 a 2, con punteggio che vola fino al 69-39 (27’) e poi al 74-42 con un altro tiro pazzesco di Rocchi, che chiuderà a quota 20 punti.
A quel punto la partita è virtualmente chiusa. Chiusi tenta un’ultima scossa con uno 0-8 (74-50 al 32’), ma Pasqualin, Fallucca e Van Ounsem riportano ordine e controllo. Gli ultimi sei minuti diventano passerella per chi ha avuto meno spazio, mentre il pubblico del PalaLuiss applaude e si gode lo spettacolo.