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Luiss Roma, resa amara: ai play-in dopo l’harakiri finale

Bastano pochi numeri a raccontare la serata che segna la fine della regular season per la Luiss Roma: 13 su 28 ai tiri liberi, 17 palle perse, un clamoroso 101 a 65 di valutazione totale a favore degli avversari. Non servono troppe analisi per intuire l’esito della sfida: il sorriso appartiene ai padroni di casa degli Herons Montecatini, mentre la Luiss si ritrova costretta a guadagnarsi la sopravvivenza ai play-in, in programma mercoledì 7 maggio contro la vincente di Chiusi-Sant’Antimo, per agguantare l’ultimo posto utile per i playoff.

Un epilogo amarissimo, figlio di una vera e propria serie di autogol sportivi. I capitolini, infatti, incappano nella quarta sconfitta consecutiva dopo un mese fa promettente, quando il doppio successo contro Virtus Roma e Gema Montecatini sembrava averli già proiettati alla post-season. Sarebbe bastata una sola vittoria per il pass matematico, invece sono arrivate solo delusioni contro Ravenna, Sant’Antimo, Caserta e infine proprio gli Herons Montecatini, squadra sulla carta più abbordabile rispetto alle precedenti avversarie.

Il match si era aperto con un primo quarto all’insegna dell’equilibrio e dell’intensità, dove le due squadre si erano risposte colpo su colpo. Alla tripla di Fallucca replicavano i padroni di casa con rapide transizioni vincenti, mentre Pasqualin provava a mantenere i suoi a contatto, chiudendo il primo parziale avanti 21-19. Tuttavia, il vero spartiacque arrivava in avvio di secondo periodo: Herons strappava il match piazzando un micidiale 8-0 grazie alle triple di Kupstas e Benites, costringendo coach Paccariè a fermare subito il gioco con un timeout.

La Luiss tentava in ogni modo di restare agganciata alla partita, senza mai riuscire a ridurre il divario sotto le sette-dieci lunghezze. Cucci e Ferrara provavano a tenere viva la speranza, con un paio di giocate di qualità, ma l’assenza di continuità difensiva permetteva a Montecatini di chiudere avanti 45-36 all’intervallo.

L’inizio del terzo quarto sembrava restituire fiato alla Luiss, con Bottelli e Pasqualin a trovare buone soluzioni offensive. Una transizione chiusa da Arrigoni riportava però avanti gli Herons, ma un lampo di qualità, costruito dal gioco a due tra Pugliatti e Van Ounsem, riportava Roma a sole tre lunghezze di svantaggio (53-50 al 26’). L’illusione durava poco: un altro break di 7-0 firmato dai padroni di casa mandava le squadre all’ultimo mini-intervallo sul 64-59.

Quando l’inerzia sembrava finalmente girare, con Pugliatti preciso dal palleggio e Rocchi a firmare il sorpasso dall’arco per il 64-65, un’amnesia difensiva immediata permetteva a Dell’Uomo di infilare una tripla pesantissima. Da quel momento in poi, la Luiss si disuniva, e a nulla servivano gli ultimi tentativi di rimonta: Arrigoni e Sgobba suggellavano il trionfo degli Herons con canestri di grande fattura, mentre i capitolini affondavano definitivamente litigando con la linea dei tiri liberi.

Una serata da dimenticare in fretta per la Luiss Roma, che ora si trova davanti a un bivio senza appello: vincere il play-in o dire addio in anticipo a un sogno playoff che, solo poche settimane fa, sembrava a portata di mano.