Serviva una prestazione da grande squadra, e la Luiss Roma ha risposto presente. Anzi, ha fatto anche di più. Sul parquet infuocato del Taliercio di Mestre, nella gara 2 delle semifinali playoff di Serie B, i ragazzi di coach Paccariè hanno messo in campo tutto: energia, talento, spirito di sacrificio. Alla fine, però, dopo 45 minuti di battaglia vera, sono stati i padroni di casa a spuntarla per 79 a 76. Un risultato che racconta solo in parte l’intensità e l’epica di una partita che avrebbe meritato un epilogo diverso.
Perché la Luiss Roma è stata eroica. Ha tenuto testa a una Mestre precisa, cinica e spinta dal proprio pubblico, e ha saputo reagire colpo su colpo, nonostante un arbitraggio fortemente contestato: il dato finale dei tiri liberi concessi (31 a 8 per Mestre) grida vendetta e ha inciso in modo pesante sugli equilibri del match.
Come in gara 1, la partenza è tutta veneta. Dopo soli quattro minuti, Paccariè è costretto al timeout sull’8-0. Ma la squadra non si disunisce: Van Ounsem e Cucci accorciano fino al 12-11 di fine primo quarto, segnando la svolta mentale.
Nel secondo periodo, però, Mestre alza la voce con sei triple a segno, punendo ogni disattenzione difensiva dei romani e allungando sul 34-21. Serve un lampo, e arriva: Ferrara tiene viva la Luiss con due canestri da sottobosco, poi Bottelli scalda la mano e chiude il primo tempo sul 38-32.
La Luiss torna dagli spogliatoi trasformata. Due triple di Cucci, una schiacciata devastante di Van Ounsem, e due tiri impossibili di Pugliatti valgono il sorpasso. Quando Jovovic completa il gioco da tre punti su assist ancora di Cucci, il tabellone segna 49-58 al 30’: è il massimo vantaggio per gli universitari, che sembrano in controllo.
Ma il Taliercio è un fortino difficile da espugnare. Mestre rientra con un parziale di 10-0 nei primi tre minuti dell’ultimo periodo e agguanta il pareggio a 61-61. Nonostante tutto, la Luiss rimane lucida e colpisce ancora con Van Ounsem e Cucci. Quando tutto sembra pronto per la vittoria, arriva la beffa: Mazzucchelli s’inventa una tripla sulla sirena che vale il 69-68 Mestre.
Ma c’è ancora tempo. Con quindici secondi da giocare, Van Ounsem inventa un semigancio da manuale che porta la partita all’overtime.
Nel tempo supplementare, è ancora equilibrio. Fallucca apre con una tripla per Mestre, ma la Luiss risponde, combatte, recupera. Cucci firma il 75 pari a un minuto dalla fine. Poi, il momento più contestato del match: Salvioni segna il canestro potenzialmente decisivo, ma gli arbitri fischiano un fallo in attacco su Rubbini che sembra una forzatura clamorosa. Mestre ringrazia, va in lunetta e chiude il match sul 79-76.
La serie è ancora apertissima e ora si sposta a Roma, al Palazzetto dello Sport di viale Tiziano, per gara 3. Sarà la partita della verità, ma questa Luiss ha già dimostrato di essere viva. E pronta a tutto.
Il sogno promozione è ancora lì. Basta allungare la mano. E crederci fino in fondo.