L’urna di Nyon ha decretato il prossimo avversario della Roma in Europa League: sarà l’Athletic Club di Bilbao a sfidare i giallorossi negli ottavi di finale, una squadra già affrontata durante la fase a gironi in un match terminato 1-1 all’Olimpico. L’accoppiamento ha diviso il tifo romanista tra chi avrebbe preferito un doppio derby agli ottavi e chi, per scaramanzia o per un pizzico di cabala, sperava proprio negli spagnoli, consapevole però delle difficoltà che questa doppia sfida porterà con sé.
La sfida d’andata si disputerà il 6 marzo all’Olimpico alle ore 21, mentre il ritorno andrà in scena il 13 marzo alle 18:45 al San Mamés di Bilbao, uno stadio che avrà un ruolo cruciale in questa edizione della competizione, poiché ospiterà anche la finale.
Guardando agli impegni di campionato, il calendario sembra sorridere ai giallorossi. Il 2 marzo la Roma affronterà il Como in casa, mentre il 9 marzo, esattamente tra le due sfide europee, sarà di scena in trasferta contro l’Empoli. Due partite che, almeno sulla carta, potrebbero consentire a Ranieri di gestire le energie dei suoi uomini migliori in vista delle due gare contro i baschi.
In caso di qualificazione ai quarti di finale, la Roma potrebbe affrontare il Fenerbahce di Mourinho o i Rangers, mentre in un’ipotetica semifinale gli avversari potrebbero essere Steaua Bucarest, Lione, Real Sociedad o Manchester United.
Dopo il sorteggio, Claudio Ranieri e il direttore sportivo Florent Ghisolfi hanno commentato l’accoppiamento ai microfoni del club. Il tecnico giallorosso, che conosce bene il calcio spagnolo, ha parlato dell’Athletic Club come di un avversario ostico e affascinante.
«La sfida con l’Athletic Club è una delle più belle per chi fa questo mestiere. È una squadra che ho affrontato diverse volte quando ho allenato in Spagna e giocare nel loro stadio, con quella storia e quel senso di appartenenza, non è mai semplice. Sarà una doppia sfida molto dura, ma faremo di tutto per andare avanti nella competizione», ha dichiarato Ranieri.
Anche Ghisolfi ha sottolineato la complessità dell’incontro, evidenziando come il Bilbao possa essere ulteriormente motivato dalla possibilità di giocare la finale nel proprio stadio.
«Affrontiamo di nuovo l’Athletic Club, questa volta su due gare che testeranno la solidità di entrambe le squadre. Il Bilbao è un club con una storia e un’identità molto forti, con giocatori di grande qualità e un’energia che deriva dal loro attaccamento alla maglia. Il fatto che la finale si giochi al San Mamés rappresenta per loro una spinta ulteriore», ha spiegato il dirigente francese.
Ghisolfi, tuttavia, ha ribadito che la Roma non parte certo battuta e ha evidenziato la mentalità e l’esperienza europea della squadra.
«Ma noi siamo la Roma, un club con un’identità altrettanto forte, una storia europea di spessore e un gruppo capace di affrontare le sfide con personalità e ambizione. Ci faremo trovare pronti con la determinazione e il desiderio di portare la Roma il più lontano possibile in questa competizione», ha concluso.