Un punto sofferto, conquistato con determinazione e carattere, le qualità che Claudio Ranieri aveva chiesto ai suoi giocatori. Per come si era messa la partita, il pareggio contro il Porto è un risultato da accogliere positivamente, anche se il rammarico non manca. La Roma, infatti, era in pieno controllo del match fino all’espulsione di Cristante al 73′, un episodio che ha costretto i giallorossi a resistere in inferiorità numerica al forcing finale dei portoghesi.
E pensare che la Roma era stata superiore nel primo tempo, con un atteggiamento solido e propositivo. Il vantaggio è arrivato proprio nei secondi finali della prima frazione, grazie a una rete di Celik, bravo a finalizzare un’azione nata da una giocata di Baldanzi, subentrato a Dybala, costretto ad uscire al 39’ dopo un duro contrasto con Varela.
Nella ripresa, i giallorossi hanno gestito il vantaggio con intelligenza, sfiorando il raddoppio proprio con Cristante, autore di un colpo di testa insidioso. Ma dal possibile 2-0 si è passati all’1-1 in pochi istanti: un lancio lungo del portiere Diogo Costa ha innescato un contropiede fulmineo del Porto, che ha punito la prima e unica distrazione difensiva della Roma.
Poi l’espulsione di Cristante, colpevole di una trattenuta ingenua, ha complicato ulteriormente il finale di gara. Nonostante la pressione avversaria, la squadra di Ranieri ha saputo stringere i denti e difendere un risultato comunque prezioso in ottica qualificazione.
Ora tutto si deciderà nel match di ritorno, con un Olimpico sold out pronto a spingere la Roma verso gli ottavi di finale. Ranieri, però, dovrà fare a meno di Cristante e Saelemaekers, entrambi squalificati.
Il finale del match è stato teso e nervoso, con il tecnico giallorosso costretto a intervenire per calmare i suoi giocatori, furiosi per alcune decisioni del direttore di gara, il tedesco Stieler, che ha distribuito nove ammonizioni e un cartellino rosso.
Un’occasione mancata, ma anche un risultato da valorizzare: la Roma ha dimostrato di potersela giocare alla pari contro un avversario ostico. Ora serve l’ultimo passo per continuare il cammino europeo.