Alta è la tensione questa sera al Gewiss Stadium che ospita il match tra la Roma di Ranieri, attualmente quinta in classifica con 63 punti, e l’Atalanta di Gasperini, terza in classifica con 68 punti, per la 36esima giornata di campionato.
Una partita anche questa fondamentale per i ragazzi giallorossi, sia per tenersi nei posti altri in classifica di serie A, sia per guadagnarsi la qualificazione nella coppa europea di maggior prestigio.
Le difficoltà per i ragazzi di Ranieri quest’oggi, proprio come nell’ultima partita fuori casa contro l’Inter e come poi accadrà tra due settimane contro il Torino, vengono accentuate dall’assenza dei caldissimi ed essenziali tifosi giallorossi per via delle trasferte bloccate a causa e degli scontri tra tifoserie durante i derby del 13 aprile.
Al fischiare dell’arbitro la partita comincia e il primo tocco va ai giallorossi che però vengono subito dominati dalla grinta e dalla tenacia dei ragazzi di casa.
Dopo soli 9 minuti dal fischio d’inizio Lookman trova la rete piazzando il pallone nell’angolo basso a destra e portando, così, la squadra di casa in vantaggio sull’1-0.
Un colpo duro per la Roma a soli pochi minuti dall’inizio del match, ma la squadra capitolina non si lascia abbattere e continua a testa alta la sua giocata.
Al 18’ ci prova Kone che però non trova la via giusta del goal ma ottiene un calcio d’angolo rivelatosi poi nullo.
L’Atalanta non demorde e tiene alto il suo dominio in campo e il suo possesso palla; Ketelaere tenta il raddoppio in un momento di fragilità per la difesa giallorossa ma il pallone non entra in rete ma scivola sulla destra, è quindi rimessa dal fondo per la Roma.
Al 24 Ketelaere si ripropone ancora nel tentativo di trovare un nuovo goal ma Svilar interviene prontamente e rompe l’azione senza troppi problemi.
È il 32’ quando Cristante di testa, su un perfetto assist di Soulé trova la rete con un goal con un colpo straordinario portando così la squadra capitolina sul pareggio (1-1).
Si va negli spogliatoi sull’1-1 nonostante negli ultimi minuti del primo tempo la Roma abbia provato più volte a cercare il vantaggio ma l’Atalanta ha reso impossibile ogni tentativo giallorosso.
Nei seguenti 45 minuti di gioco la squadra di casa impone ancora il possesso palla e la sua tecnica che mettono in difficoltà i giallorossi che però non si lasciano scoraggiare e continuano a combattere per ottenere un risultato positivo.
Senza grandi colpi di scena la partita continua e il pareggio si protrae fino al 76’ minuto in cui Sulemana, entrato al 68’ al posto di Pasalic, dalla lunga distanza calcia e trova la rete con un goal che spiazza Svilar.
Gli ultimi attimi di gioco lasciano tutti con il fiato sospeso: la Roma prova ancora a strappare il pareggio ma ogni suo tentativo si rivela nullo, l’Atalanta in sua risposta protegge con cura il suo vantaggio fino al fischio finale che la vede uscire vittoriosa da uno scontro lungo e tosto ma essenziale per la squadra di casa.
E dopo ben 19 risultati positivi (nessuna partita persa da Dicembre) arriva, per la Roma, una pesante sconfitta in casa dell’Atalanta; lontani da casa e dai loro tifosi, i ragazzi giallorossi nervosi e abbattuti dal risultato vengono mandati negli spogliatoi dal loro mister, mente sul prato dello stadio i ragazzi della Dea festeggiano all’unisono per la matematica entrata in Champions League.
La Roma, ormai lontana dalla zona champions, ora occupa il sesto posto in classifica sempre con 63 punti, dopo esser stata scavalcata da Juventus e Lazio, rispettivamente al quarto e quinto posto a pari punti (64).
Tra delusione e amarezza a seguito di un match pieno di emozioni è importante adesso poter volgere ogni forza e attenzione alla penultima partita di campionato che si giocherà domenica 18 maggio in casa giallorossa contro il Milan di Conceicao, ottavo in classifica con 60 punti. L’ultima partita in casa di questa stagione per la Roma, ma soprattutto l’ultima partita con in panchina Claudio Ranieri che ha riacceso lo spirito giallorosso caduto in precedenza nell’oblio.
Al termine di Atalanta-Roma, Claudio Ranieri è stato intervistato dallo Studio di DAZN.
La Champions è fattibile per la Roma?
“Mah, non lo so. Dopo la gara di questa sera non lo so, ma noi giocheremo come abbiamo sempre fatto, lottando fino in fondo”.
Avete incontrato una grande difficoltà nell’arginare la loro forza a sinistra con Lookman e nel secondo tempo non siete riusciti a controbattere la forza, la fisicità dell’Atalanta.
“Forza e intensità: lo sappiamo che l’Atalanta è signora e padrona di tutto questo. Ci ha vinto un’Europa League, per cui tanti complimenti a loro. Io quello che volevo sapere da voi, dai tecnici che avete, è questo: si può discutere se il rigore c’era o non c’era. C’era per un 60% e per un 40 no? O viceversa, non c’era per il 60% e per il 40 sì? Ci hanno sempre detto che il VAR interviene soltanto se c’è un evidente errore. Ci hanno sempre detto che i falli fatti bassi… lì si vede chiaramente (il mister commenta le immagini del rigore revocato alla Roma, ndr) che Pasalic sbaglia l’intervento, si pianta e va a toccare il ginocchio del mio giocatore.
Allora, o ci spiegano come dobbiamo attenerci o non si può fare una volta sì e una volta no. Lì il VAR non doveva intervenire. L’arbitro aveva dato il rigore e rigore era. Queste sono le regole. Se poi le vogliamo cambiare di partita in partita, lo accettiamo, però un pochettino ci dispiace che non ci sia una certa linearità di giudizio. E sono sicuro che Rocchi (designatore arbitrale di Serie A e B, ndr) lo dirà a chi di dovere. Perché si è intervenuto? Lì si vede chiaramente che Pasalic tocca il ginocchio di Manu Kone. Quello è rigore. Lo ha dato l’arbitro? Se non lo avesse dato, il VAR avrebbe dovuto stare zitto. Una volta che lo ha dato, non può intervenire. Questo ci è stato detto.
Poi abbiamo avuto delle belle azioni, l’Atalanta le ha sfruttate e noi no. Complimenti all’Atalanta, ma complimenti anche ai miei giocatori”.
Ed è giusto farli, mister. Per completezza di quello che stava dicendo, ovviamente sentiremo tra pochissimo anche Luca Marelli (commentatore tecnico-arbitrale per DAZN, ndr), che ha dato già la sua versione durante la partita.
“Qual era? Voglio sapere Marelli che cosa ha detto, fatemelo capire. Perché io non sto ponendo la questione se sia rigore o non sia rigore. Io sto chiedendo: può il VAR intervenire? Sul rigore, io sono della Roma e dico che c’era, Gasperini sta dall’altra parte e dice che non c’era. Non è questo. Accettiamo tutto però vogliamo sapere, per giustizia sportiva, perché il VAR è intervenuto. Oppure diteci: guardate che abbiamo cambiato le regole, adesso interveniamo sempre, e allora noi accettiamo. Non capiamo ma ci adeguiamo”.
(Interviene Marelli, ndr) Abbiamo visto le immagini più volte e le posso dire che, prima ancora che venisse richiamato Sozza all’on-field review, avevo detto che ci sarebbe stata. Perché in questa circostanza sembra che ci sia un contatto, ma la realtà è che non c’è un contatto.
“Ah, non c’è il contatto? Va bene, va bene, ho capito tutto”.
(Interviene ancora Marelli, ndr) Guardi questa immagine.
“No, proprio non c’è… Guardi, si vede proprio il ginocchio che tocca. Ma come fa a dire di no? Mi dica come fa a dire di no? Lui (Pasalic, ndr) ha sbagliato l’intervento. Gli si pianta il piede, non tocca per niente la palla e tocca il mio giocatore. Come fa lei a dire di no? Ma come fa? E lo stiamo vedendo. La ringrazio. Buonasera”.