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Dopo Lecce-Roma, analisi e chiacchiere

foto: Andrea Staccioli/INSIDEFOTO

La Roma continua a volare sotto la guida di Claudio Ranieri, conquistando il settimo successo consecutivo e confermandosi una delle squadre più in forma del momento. Al Via del Mare basta un guizzo del solito Artem Dovbyk per piegare un Lecce generoso, ma poco incisivo, e portare a casa tre punti fondamentali nella corsa all’Europa che conta. La rete dell’attaccante ucraino, al momento giusto nel posto giusto, è il sigillo su una gara solida e pragmatica, l’ennesima nel nuovo corso targato Ranieri.

I numeri non mentono e raccontano di una squadra trasformata. Dalla sconfitta dello scorso 4 febbraio, la Roma ha inanellato 14 risultati utili consecutivi, fruttando 39 punti in 18 gare, con una media che – proiettata sull’intero campionato – la collocherebbe clamorosamente al primo posto. In sette partite, sono arrivate sette vittorie, di cui cinque in trasferta e sei senza subire gol. Il merito va a una nuova identità forgiata dal tecnico testaccino: compattezza difensiva, cinismo offensivo e una capacità rara di soffrire senza disunirsi.

Contro il Lecce, la Roma ha ancora una volta messo in mostra queste qualità. Dopo un primo tempo di studio, i giallorossi hanno alzato il ritmo nella ripresa e trovato il gol decisivo con Dovbyk, bravo a capitalizzare un’azione orchestrata con ordine e rapidità. Mile Svilar, sempre più sicurezza tra i pali, ha blindato la porta per la dodicesima volta in stagione, e per la sesta volta nelle ultime sette gare. L’unico gol subito nel periodo d’oro giallorosso è quello di Da Cunha, nel 4-1 al Como all’Olimpico, il 2 marzo.

Un dato che testimonia la solidità acquisita da una squadra che, con Ranieri, sembra aver trovato il suo equilibrio. In particolare, colpisce la capacità della Roma di imporsi con il minimo scarto: cinque delle ultime sette vittorie sono arrivate con il punteggio di 1-0, segno di una mentalità ormai rodata e di un approccio maturo, anche lontano dalle mura amiche.

Il successo in Salento assume ancor più valore alla luce delle vittorie di Juventus e Bologna, dirette concorrenti per il quarto posto. I giallorossi restano a quattro punti dalla zona Champions e ora si preparano a un aprile incandescente, dove ogni dettaglio potrà fare la differenza. Un mese che, come ha ricordato Ugo Trani sul Corriere dello Sport, sarà determinante per dare senso e sostanza al percorso di rincorsa orchestrato finora da Ranieri.

Ma non arrivano solo buone notizie dal Via del Mare. Nel finale del match, Alexis Saelemaekers ha rimediato un’ammonizione pesante: è la quarta, ed entra quindi in diffida. Il belga salterà così il big match contro la Juventus, una delle sfide più delicate di questo rush finale. Una perdita non da poco per Ranieri, che dovrà rimodellare il proprio assetto tattico in una gara che potrebbe dire molto, se non tutto, sulla lotta per il quarto posto.

La Roma intanto c’è, viva e agguerrita. La squadra è tornata a respirare l’aria d’alta classifica e lo fa con una continuità impressionante. Il merito è di un gruppo che ha saputo ricompattarsi attorno al suo allenatore, che ha restituito orgoglio e fiducia all’ambiente. Ora, il cammino è tracciato: mantenere lo stesso spirito e la stessa fame sarà fondamentale per completare l’opera e tornare là dove la Roma sente di dover stare.