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Grazie Roma … Grazie Mister

Mister Claudio Ranieri

foto: Andrea Staccioli/INSIDEFOTO

foto: Antonietta Baldassarre/INSIDEFOTO

Ed è arrivato così velocemente il fatidico momento che ogni giallorosso sperava non arrivasse mai; la partita Torino-Roma che non rappresenta solo per i capitolini un’ultima partita fondamentale da portare a casa, ma segna anche la fine di un’era bellissima ed indimenticabile, un’era che ha riempito gli animi di ogni tifoso romanista, un’era che resterà per sempre nei cuori e nella storia di Roma.

Ranieri durante l’ultimo match della stagione 2024/25 si siede per l’ultima volta da allenatore sulla panchina giallorossa, ma termina insieme ai capitolini la sua carriera da allenatore.
Più che un mister una guida, un faro acceso in piena notte, un’ancora a cui aggrapparsi in un momento di totale oblio.

Questa per Ranieri è stata la terza avventura da allenatore della Roma, preludio al suo ingresso in dirigenza a partire dalla prossima stagione, una stagione che per i giallorossi era iniziata nel peggiore dei modi: una squadra a rischio retrocessione con a carico due allenatori esonerati (prima De Rossi e poi Juric), con numerose tensioni interne e con ogni speranza orami vana di riuscire a fare meglio. Sconfitta dopo sconfitta, delusioni dopo delusioni, proteste dei tifosi e settori dello stadio vuoti rappresentavano orami per la città di Roma una triste situazione che sembrava diventare la normalità; a scoraggiarsi non erano più solo i giocatori in campo ma erano anche i supporter capitolini che assistevano partita dopo partita al degrado della squadra e della società stessa.

Un turbinio di negatività racchiudeva orami ogni pensiero giallorosso, fino al 13 novembre 2024, una data indimenticabile per ogni singola persona.
“Solo in due casi io posso tornare ad allenare, o per la Roma o per il Cagliari nel caso in cui qualcosa andasse male…”

E a Roma le cose poi tanto bene non andavano e il cuore di Claudio Ranieri non ha resistito all’opportunità di poter rialzare la sua amata Roma proprio come fece nella stagione del 2009/10.

Ha portato nella capitale un vero e proprio senso di appartenenza ai colori, fiducia nel lavoro e nel miglioramento, gioco di squadra e forza di gruppo, un tifo che sembrava mancare ormai da troppo tempo ma soprattutto ha portato alla luce una squadra che ormai sembrava persa e irrecuperabile facendole terminare il campionato nei posti alti in classifica entrando persino in Europa League.

Non un mister qualsiasi, ma un’icona per la città, un padre per la speranza giallorossa, un idolo per i tanti piccoli tifosi che hanno visto la propria squadra del cuore rialzarsi nel migliore dei modi ma soprattutto un vero e proprio romanista disposto a far di tutto e ad andare contro le ingiustizie per i suoi ragazzi.

Pensare che tutto questo sia giunto al termine fa male, incute tristezza e malinconia ma fa sorridere e brillare gli occhi al pensiero che nonostante le numerose difficoltà, le emozioni in questa stagione non sono mai mancate e gran parte delle gioie sono merito di Sir Claudio Ranieri.

Un arrivederci sarebbe fasullo e un grazie superfluo per un mister che per Roma rimarrà eterno.

Grazie Claudio Ranieri.