È arrivato il momento in cui non si può più sbagliare. L’Inter di Simone Inzaghi, reduce da due dolorose sconfitte contro Bologna e Milan, è chiamata a una reazione immediata per non compromettere una stagione che, fino a poche settimane fa, sembrava potersi chiudere in trionfo. La vetta della Serie A, ora condivisa con il Napoli, e l’eliminazione dalla Coppa Italia hanno lasciato ferite profonde, ma con cinque giornate ancora da giocare e una semifinale di Champions League contro il Barcellona ormai alle porte, la Beneamata deve rialzarsi subito.
Allo stadio San Siro arriva una Roma affamata e lanciatissima. I giallorossi, guidati da un Ranieri ritrovato, sono imbattuti da ben 17 partite e puntano con decisione al quarto posto, ora distante appena tre lunghezze. La sfida tra nerazzurri e giallorossi, in programma in un sabato sera che si preannuncia infuocato, promette scintille e potrebbe risultare decisiva per le ambizioni di entrambe le squadre.
I numeri della storia parlano leggermente a favore dell’Inter: 151 precedenti, 61 vittorie per la Beneamata, 42 per la Roma e 48 pareggi. L’ultimo scontro diretto, il 24 ottibre 2024, alla 8ª giornata di campionato, si era chiuso con un successo nerazzurro firmato da Lautaro Martinez. Ma oggi la musica potrebbe essere diversa, con due squadre che arrivano all’appuntamento con stati d’animo opposti.
Inzaghi deve rinunciare a due pezzi da novanta: Bastoni e Mkhitaryan, entrambi squalificati. Al loro posto, ci saranno Carlos Augusto sulla fascia e Frattesi a centrocampo. Rispetto al disastroso derby perso contro il Milan, tornano titolari Sommer tra i pali, Acerbi in difesa e Calhanoglu in cabina di regia. In attacco, con Thuram ai box, sarà ballottaggio serrato per affiancare Lautaro Martinez: favorito Marko Arnautovic, in leggero vantaggio su Correa e Taremi. Dumfries e Zielinski, rientrati dopo problemi fisici, partiranno invece dalla panchina.
Per la Roma pochi dubbi di formazione. Ranieri deve decidere chi guiderà l’attacco tra Dovbyk e Shomurodov: nonostante il gol dell’uzbeko contro l’Empoli, il centravanti ucraino è in leggero vantaggio. In difesa spazio a Celik, che comporrà il terzetto insieme a Mancini e Ndicka. Alle spalle della punta agiranno Pellegrini e il giovane talento Soulé, mentre tra i pali ci sarà ancora una volta Svilar, confermato titolare.
La sfida sarà diretta da Michael Fabbri, coadiuvato dagli assistenti Costanzo e Passeri. Il quarto uomo sarà Marinelli, mentre al VAR ci saranno Di Bello e Piccinini.
Per l’Inter, vincere significa tenere vive le speranze scudetto e presentarsi al Camp Nou con il morale risollevato. Un altro passo falso potrebbe invece rivelarsi fatale sia per la corsa al titolo sia per l’autostima del gruppo, già scossa dopo le ultime delusioni. Inzaghi si affida alla leadership di Lautaro Martinez e alla solidità di Sommer e Acerbi per ritrovare certezze.
Per la Roma, invece, conquistare San Siro significherebbe dare una spallata definitiva alla concorrenza nella corsa Champions, alimentando un sogno che a gennaio sembrava lontanissimo. Ranieri punta sull’entusiasmo di una squadra che ha trovato equilibrio e sulla qualità di uomini chiave come Pellegrini e Soulé.