Due gol per rialzarsi, due protagonisti inattesi per scacciare la paura. La Roma piega il Parma 2-1, ritrova il sorriso all’Olimpico e si riprende la testa della classifica
Ci sono vittorie che valgono doppio, e quella della Roma contro il Parma appartiene a questa categoria. Dopo due sconfitte interne consecutive, i giallorossi di Gasperini hanno ritrovato grinta, lucidità e concretezza, superando una delle avversarie più organizzate del campionato grazie ai gol nella ripresa di Mario Hermoso e Artem Dovbyk. Due giocatori che sembravano destinati a restare ai margini, ma che invece hanno firmato una vittoria dal sapore liberatorio. Una risposta immediata al successo del Napoli a Lecce, che conferma la Roma in cima alla classifica a quota 21 punti, a braccetto proprio con i campioni d’Italia.
Il primo tempo è stato un duello tattico denso e bloccato, aperto dal colpo di scena dell’infortunio di Ferguson al 6’, sostituito da Bailey. Gasperini ridisegna la squadra, riportando Dybala nel ruolo di falso nove, ma il Parma mostra personalità e compattezza. La formazione di Cuesta si chiude con ordine, raddoppia sistematicamente le marcature su Soulé e Dybala, e prova a pungere in contropiede con Ordonez e Bernabé, fermati solo dalle pronte risposte di Svilar e Cristante. La Roma, ferita e disorientata, reagisce con rabbia: Bailey spreca un’occasione colossale, poi Soulé trova la rete annullata dal VAR, e nel finale Suzuki si supera su un colpo di testa ravvicinato di Dybala. All’intervallo lo 0-0 fotografa la difficoltà dei giallorossi nel concretizzare, ma anche la sensazione crescente che il gol fosse nell’aria.
Nella ripresa Gasperini cambia ancora. Entra El Aynaoui, Cristante avanza dietro Dybala e Soulé, e la Roma comincia a schiacciare il Parma nella propria metà campo. Il muro degli emiliani regge fino al 64’, quando Dybala pennella un corner perfetto e Mario Hermoso svetta più in alto di tutti per firmare l’1-0. È la svolta della serata: l’Olimpico esplode, la squadra si scioglie e gioca con maggiore libertà. Gasp inserisce Dovbyk al posto di Soulé e il centravanti ucraino, desideroso di riscatto, lo ripaga subito: all’81’ raccoglie una palla vagante in area e la spinge in rete, 2-0 e partita che sembra chiusa.
Ma il Parma non molla. Cuesta lancia Benedyczak e Circati e all’86’ proprio il difensore trova la rete del 2-1 con un destro preciso che riapre la partita. Gli ultimi minuti sono di pura tensione: Gasp corre ai ripari con Rensch e Ghilardi, la Roma difende con ordine e carattere fino al triplice fischio. L’abbraccio finale tra giocatori e tifosi racconta tutto: una liberazione, un respiro profondo dopo due settimane difficili e un successo che profuma di scudetto.
La Roma ritrova la vittoria in casa, ma soprattutto la convinzione nei propri mezzi. Hermoso si conferma una risorsa preziosa, rilanciato da Gasperini dopo mesi complicati, e Dovbyk mostra di poter essere più di un semplice rincalzo. La squadra, pur soffrendo, dimostra una solidità mentale che vale quanto i gol. Sei vittorie di misura stagionali tra campionato ed Europa: numeri che parlano di un gruppo maturo, capace di resistere e colpire nei momenti giusti.
E tra le curiosità della serata, il debutto il campo di Daniele Ghilardi e l’ennesimo assist di Dybala da calcio piazzato, vero metronomo del gioco di Gasp. Un successo che restituisce entusiasmo e fiducia, scaccia i fantasmi dell’Olimpico e rilancia la corsa verso l’alto. Roma è di nuovo lassù, senza nessuna vertigine.
