La corsa alla prossima Champions League si è trasformata in un’affollata e incerta volata, nella quale ogni punto pesa quanto un macigno e ogni dettaglio può fare la differenza. Il pareggio dell’Olimpico tra Lazio e Juventus ha lasciato tutto in bilico, congelando le due rivali a quota 64 punti e spalancando alla Roma una porta che sembrava socchiusa, se non addirittura chiusa a doppia mandata. I giallorossi restano a un punto di distanza, ma con una partita in meno e la consapevolezza che, per la prima volta in questa serrata primavera, sono padroni del proprio destino.
Domani sera, nel posticipo contro l’Atalanta, la squadra di Claudio Ranieri avrà l’occasione di sorpassare entrambe e riportarsi in zona Champions. Un’impresa tutt’altro che semplice, considerando che Gasperini è ad un passo dal traguardo: l’Atalanta, terza con 68 punti, può garantirsi matematicamente il pass con una sola vittoria nelle prossime tre gare contro Roma, Genoa e Parma. E in caso di pareggio contro i giallorossi, avrebbe comunque due match per chiudere il discorso qualificazione. Ma la Roma, con tre successi di fila contro Atalanta, Milan e Torino, chiuderebbe a 70 punti, cifra che metterebbe al sicuro il quarto posto indipendentemente dagli incroci altrui.
In uno scenario dove le differenze reti e gli scontri diretti si preparano a fare da giudici silenziosi, la Roma deve anche valutare attentamente le possibili parità di classifica. Se dovesse chiudere appaiata alla Juventus, con gli scontri diretti in perfetta parità, a decidere sarà la differenza reti complessiva: al momento, la squadra di Allegri è avanti di due lunghezze. La situazione cambierebbe invece in un arrivo a tre, con Lazio e Juventus tutte al quarto posto: in questo caso, la classifica avulsa premia la Roma grazie a un saldo di +2, contro il +1 bianconero. Un’ipotesi complessa, ma non impossibile in un finale così imprevedibile.
A complicare ulteriormente la corsa, si aggiungono Bologna e Milan, anch’esse pienamente coinvolte in una lotta che non riguarda solo la Champions, ma anche i posti per l’Europa League e la Conference. Al termine di questo mini-campionato parallelo, solo cinque squadre su sette conquisteranno un biglietto per l’Europa che conta; le altre due resteranno a guardare, vittime di una concorrenza che non fa sconti.
Per Claudio Ranieri, chiamato ancora una volta al capezzale della sua Roma, si apre dunque un trittico di partite che vale più di una stagione. La trasferta di Bergamo è il primo vero spartiacque: un successo significherebbe agganciare l’Atalanta e rilanciare le ambizioni giallorosse in modo fragoroso. Un pareggio, al contrario, rischierebbe di relegare la Roma in una posizione scomoda, con la necessità di fare il pieno nelle ultime due giornate e sperare in passi falsi altrui.