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Due “cavalieri” candidati alla presidenza del Coni

Manca ormai pochissimo alle elezioni che decreteranno il nome del nuovo presidente del Coni per il prossimo quadriennio olimpico 2025-2028. Domani mattina, l’assemblea elettiva verrà chiamata a decidere su chi sarà il prossimo numero uno dello sport italiano. Dopo la mancata proroga – chiesta ma non concessa – di Giovanni Malagò, Presidente dal 2013 ad oggi, per tre mandati, la corsa verso lo scranno più alto di Palazzo H è contesa fra 8 candidati. I nomi forti sono sicuramente quello di Luciano Buonfiglio (Presidente della Fick, la federazione canoa e kayak), di Luca Pancalli (Presidente del Comitato Italiano Paralimpico) e quello di Franco Carraro, già Presidente del Coni, Ministro dello Spettacolo e Sindaco di Roma. Ci sono poi altre cinque candidature. Tra queste, due sono di “uomini di cavalli”, provenienti dagli sport equestri e dalla Fise: Mauro Checcoli (82enne, 2 medaglie d’oro nel completo a Tokyo 1964) e Duccio Bartalucci, già cavaliere e commissario tecnico del salto ostacoli per diversi anni. Quella di Mauro Checcoli è una candidatura dettata da diverse riflessioni: “Sono cresciuto nello sport, ho fatto di tutto tra agonismo, polemiche e ruoli dirigenziali. Quello che non riesco ad accettare, forse per una mia forma di deviazione, è che i valori profondi dello sport olimpico, quelli morali ed educativi, siano poco considerati”. Per Duccio Bartalucci è necessaria una riforma del sistema della giustizia sportiva, concetto ribadito anche al convegno di lunedì – proprio su questa tematica – tenuto al circolo sottufficiali della Marina Militare: “Oltre cinquant’anni vissuti nel mondo dello Sport, degli Sport Equestri in particolare, mi hanno regalato oltre ai requisiti le competenze e l’esperienza necessari a formulare la mia candidatura alla Presidenza del Coni. Una decisione maturata negli ultimi giorni ma che viene da lontano e che prima di tutto, rappresenta un opportunità per comunicare quelle che sono, a mio avviso, le questioni più urgenti da affrontare a livello nazionale: l’abolizione definitiva dello strumento della delega in sede di Assemblea Elettiva e l’introduzione obbligatoria del sistema di voto elettronico a distanza. La riforma della Giustizia Sportiva necessita di autonomia e richiede garanzia di terzietà e nuovi procedimenti di turnazione democratica e imparziale; una maggiore attenzione alla tutela dei minori attraverso un organi di controllo preposto”. Gli altri candidati saranno: Pierluigi Giancamilli, Carlo lannelli e Giuseppe Macchiarola.