#Atletica Leggera #Sport

Elogio dello speaker e del radiocronista (e dell’appassionarsi per sport)

Il bello di fare lo speaker è che vivi il campo. Osservi Memmo mentre prepara, con il pongo, la battuta dei salti in estensione; aiuti Fabietto a montare la gabbia dei lanci lunghi.
Vedi le espressioni degli atleti e delle atlete prima e dopo la gara. Percepisci il lato umano dietro la prestazione. Se li conosci di persona, ci scambi due battute. Parli con gli allenatori degli aspetti tecnici delle performance. Condividi la fatica con i giudici. “Dove stanno i testimoni per le staffette”? Sempre nella stessa sacca, che appare sotto al tuo tavolino quando si avvicina il tramonto.
Provenzali arrivava allo stadio 4 ore prima delle partite. “Entrare in uno stadio vuoto e vedere la folla significa cogliere il respiro dello stadio, il momento dell’emozione che nasce”.
Probabilmente tutto questo vivere da vicino le cose mi sarà utile nella speranza di raccontare quelle gare un domani dalla zona stampa. Ma la realtà è che è semplicemente quello che mi piace fare, stare vicini ai fatti, conoscere le cose che gli altri non conoscono, per poter apprezzare meglio quello che c’è dietro al risultato, alla notizia, dietro a ciò che tutti vedono.