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Marco Giunio De Sanctis è il nuovo Presidente del CIP

foto: Simone Corbetta

Roma – Marco Giunio De Sanctis, 62 anni, è il nuovo Presidente del Comitato Italiano Paralimpico. Candidato unico, dopo il ritiro di Roberto Valori, succede a Luca Pancalli, alla guida del CIP fin dalla sua nascita, con 54 voti a favore su 56. Due le schede bianche. Finisce così un’era, ne inizia una nuova “con un’azione unitaria massima fra Cip e Coni”, spiega De Sanctis, che aggiunge:“Ancora vedo delle differenze, bisogna lavorare insieme per rendere tutto omogeneo. Un giorno particolare – spiega – in poche ore si sono svolte le due elezioni che hanno cambiato i vertici dello sport italiano. Al Coni, dopo i dodici anni di governo di Giovanni Malagò, avevamo da una parte Luca Pancalli con cui ho vissuto una vita, dall’altra un amico come Luciano Buonfiglio. Chiunque avesse vinto mi avrebbe reso sereno, certo di intraprendere un percorso comune assai proficuo”. Dirigente di lungo corso, De Sanctis conosce bene la macchina del Comitato Italiano Paralimpico. Per 20 anni ha ricoperto il delicato ruolo di segretario generale, sotto la presidenza di Marson, Vernole e Pancalli. Stella d’oro e collare d’oro al merito paralimpico, è stato per 7 volte capo missione ai Giochi Paralimpici, sia estivi che invernali, da Atene 2004 a Rio 2016. Ha inoltre curato il delicato passaggio del Cip da ente di diritto privato ad ente pubblico, nel 2017. Proprio in quell’anno diventa Presidente della Federazione Italiana Bocce, ruolo ricoperto anche dal Padre Sandro. È stato, inoltre, per 14 anni Presidente del circolo Flaminio, il più prestigioso circolo bocciofilo di Roma. Grande sportivo, è stato più volte campione nazionale di bocce, ed ha fatto parte della nazionale italiana dal 1986 al 1991. Altra sua passione il calcio, praticato a livello agonistico nelle giovanili della Lazio fino al 1980, quando ha dovuto smettere per un incidente d’auto. “Soddisfatto è dir poco – afferma De Sanctis -, per me è un ritorno alle origini in un ruolo apicale nel comitato paralimpico. Quando tutto è iniziato era un movimento di handicappati, così ci chiamavano, ed ora è un ente di diritto pubblico. In Italia sono stati fatti passi da gigante – continua – nel mondo dello sport ed in particolare in quello paralimpico, ma possiamo e dobbiamo ancora migliorare”. Tre i principali obiettivi: “Una maggiore importanza al territorio con  progetti territoriali mirati, una maggiore sinergia con il Coni e uno sguardo importante all’impiantistica sportiva, rendendo tutto maggiormente accessibile”. Anche il neo Presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, si congratula con De Sanctis: “Abbiamo intrapreso un percorso insieme e credo che la sua candidatura sia anche la mia per iniziare un percorso in comune con lo stesso obiettivo: quello di essere bravi. Con la correttezza siamo arrivati fino in fondo e vi assicuro che le nostre strade andranno sempre più in sinergia, ma con una macchina molto più veloce”.