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Lazio Nuoto, è il momento della verità: contro Torino serve una prova di cuore per tenere vivo il sogno promozione

Quattro tempi. Trentadue minuti. Una sola missione: vincere o uscire. Non ci sono vie di mezzo, né calcoli da fare: la S.S. Lazio Nuoto mercoledì sera alle ore 20:00, al Centro Sportivo Le Cupole, si gioca il futuro della stagione in una gara che sa di ultima chiamata. Di fronte, il Torino 81, già vittorioso nella prima sfida della serie playoff per l’accesso alla finale. È dentro o fuori, punto e basta.

Dopo la sconfitta per 14-12 in gara 1 in terra piemontese, i biancocelesti sono costretti a inseguire. Ma c’è fiducia e determinazione tra le fila delle aquile guidate da coach Daniele Ruffelli. L’analisi di quanto accaduto sabato scorso è lucida: un inizio troppo timido, subito sotto 4-0 e poi addirittura 7-2, ha compromesso il piano partita. Ma la reazione, quella sì, è stata da squadra vera. Trascinata da un ritrovato spirito di gruppo e dalla leadership di capitan Angelo Nenni, la Lazio ha saputo rialzarsi, accorciare le distanze, mettere paura a un Torino che a un certo punto sembrava già avere il biglietto per la finale in tasca.

E invece no. La Lazio c’è, è viva, e mercoledì sera vuole dimostrarlo con i fatti. Lo sa bene Edoardo Leoni, portiere e numero 13 della squadra: «In gara 1 abbiamo pagato un approccio sbagliato, ma la nostra rimonta ha mostrato di che pasta siamo fatti. Ora serve scendere in vasca con un’altra mentalità, con quella fame che ci ha accompagnati per tutta la stagione. Davanti al nostro pubblico sarà tutta un’altra storia».

Il match contro il Torino 81 è molto più di una semifinale playoff. È l’occasione per riscattare mesi di sacrifici, allenamenti, fatiche spesso taciute. È l’occasione per rilanciare un progetto sportivo che punta in alto, alimentato da una tradizione storica come quella della Lazio Nuoto, società che ha scritto pagine importanti nella pallanuoto italiana. E se c’è un luogo in cui far valere appartenenza, orgoglio e ambizione, quel luogo è casa. Le Cupole dovrà trasformarsi in una bolgia, un fortino dove ogni parata, ogni gol, ogni recupero saranno spinti dal calore dei tifosi.

Ribaltare la serie significherebbe guadagnarsi Gara 3, sabato prossimo ancora in trasferta. Ma per pensarci, occorre prima superare l’ostacolo Torino. Non sarà facile: la formazione granata ha mostrato qualità, intensità e un’organizzazione solida. Ma anche punti deboli che i biancocelesti conoscono bene, e che cercheranno di sfruttare fin dai primissimi minuti. Nessun margine d’errore, nessuna pausa mentale: servirà una Lazio feroce, lucida, capace di far male senza esporsi troppo, compatta in difesa e cinica in attacco.

La pallanuoto, più di altri sport, è fatta di dettagli, di scelte rapide sotto pressione, di colpi che arrivano quando la testa è ancora sott’acqua. Ma la Lazio è pronta. E non è sola. A Le Cupole ci sarà un’intera tifoseria a fare la differenza. Perché in queste sfide, lo sa bene chi ha cuore biancoceleste, non basta solo nuotare. Bisogna combattere. E crederci fino all’ultima bracciata.