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Pallanuoto femminile, Lazio Nuoto retrocede ma esce tra gli applausi: beffa finale contro la Brizz Nuoto

Lacrime e applausi. Si chiude con un’amara sconfitta la stagione della S.S. Lazio Nuoto femminile, che perde 8-9 contro la Brizz Nuoto in gara 2 dello spareggio salvezza e retrocede in Serie A2. Una partita combattuta, vibrante, piena di emozioni e colpi di scena, che ha visto le ragazze di Iacopo Spagnoli accarezzare il sogno salvezza per tre tempi, prima del crollo nel finale.

Al Centro Sportivo Le Cupole, davanti a un pubblico caldo e partecipe, le biancocelesti avevano saputo ribaltare un inizio in salita, dimostrando carattere e lucidità. Dopo essere andate sotto, le aquile si sono riorganizzate e, trascinate da una strepitosa Rovetta (autrice di un poker), hanno messo la testa avanti, conducendo la gara fino all’8-5 nei primi minuti del quarto tempo. A quel punto sembrava fatta, ma la pallanuoto, come spesso accade, sa essere crudele.

Negli ultimi minuti è infatti arrivato un inatteso black-out, complice forse la stanchezza o l’emozione: la Brizz Nuoto, con grande determinazione, ha infilato un parziale di 0-4, ribaltando completamente la sfida e mandando in estasi la propria panchina. Le ragazze siciliane, apparse in difficoltà per lunghi tratti del match, hanno trovato nel finale la forza per colpire e chiudere la serie.

Amarezza infinita per la Lazio, che saluta così la Serie A1 al termine di un campionato durissimo, giocato fino all’ultimo pallone. Ma anche orgoglio per una squadra che, tra mille difficoltà, non ha mai smesso di lottare.

A fine gara, il tecnico Iacopo Spagnoli ha provato a dare voce al sentimento misto che accompagna questa dolorosa retrocessione: “Ci abbiamo creduto fino alla fine, siamo andati ad un soffio dalla vittoria. Nell’ultimo tempo abbiamo peccato di ingenuità, ma fino a due minuti dalla sirena abbiamo disputato una partita di grande coraggio. Sono orgoglioso di questo gruppo: l’anno scorso abbiamo conquistato una promozione straordinaria, quest’anno sapevamo che sarebbe stata durissima mantenere la categoria, ma le ragazze sono cresciute tanto e questo non va dimenticato”.

La stagione si chiude dunque con la consapevolezza di aver dato tutto, fino all’ultima bracciata.