Non basta una grande reazione alla Lazio Nuoto per espugnare la piscina di Torino nella gara 1 della semifinale playoff di Serie A2. I biancocelesti cadono con il punteggio di 14-12, al termine di una sfida dal doppio volto: approccio sbagliato e primo tempo da dimenticare, seguito da una rimonta grintosa che però si ferma sul più bello. Ora, per allungare la serie e conquistare gara 3, tutto passa dalla sfida di mercoledì 21 maggio alle 20, quando si giocherà il secondo atto alle Cupole di Acilia, davanti al proprio pubblico.
Il match parte subito in salita per la squadra di Daniele Ruffelli, sorpresa dall’intensità dei padroni di casa che, sospinti da un pubblico caldissimo con oltre mille presenze sugli spalti, impongono fin dai primi minuti il proprio ritmo. Torino scappa sul 6-2 nel primo tempo, poi allunga addirittura fino al 7-2 in apertura della seconda frazione. In quel momento la Lazio sembra sull’orlo del baratro, ma proprio lì, con le spalle al muro, i biancocelesti cambiano marcia.
Trascinata da un ispirato Korban, autore di una tripletta, e da una ritrovata compattezza difensiva, la Lazio comincia a macinare gioco e risale punto dopo punto, fino al -1 che riaccende le speranze. Torino però è cinica e lucida nei momenti chiave: a 28 secondi dalla fine, con i romani all’assalto del pari, arriva il colpo del ko firmato da Gattarossa, che fissa il punteggio sul 14-12 finale.
Nel tabellino spicca anche la tripletta di Novara per i padroni di casa, ma il vero protagonista è stato l’equilibrio ritrovato da entrambe le squadre nella seconda parte di gara, segnale che questa serie è tutt’altro che chiusa.
A fine partita il tecnico Ruffelli non nasconde la delusione, ma tiene alto lo spirito del gruppo: “Non siamo contenti né del risultato né dell’approccio iniziale. Dopo il 7-2 iniziale siamo stati bravi a rientrare in partita e a giocarcela alla pari in un ambiente molto caldo. Mercoledì ci faremo trovare pronti: vogliamo allungare la serie e riportarla a gara 3. Noi siamo vivi e siamo convinti di potercela fare”.