l sogno promozione della Lazio Nuoto si infrange nell’acqua del Centro Sportivo Le Cupole di Acilia. In gara 2 della semifinale playoff, i biancocelesti cedono 12-11 al Torino al termine di una sfida carica di tensione, colpi di scena ed emozioni. Dopo aver accarezzato l’idea della finale grazie a un inizio brillante, la formazione romana subisce il ritorno degli avversari e si arrende nei minuti finali, abbandonando così ogni velleità di approdare in Serie A1.
La partita, davanti a un pubblico numeroso e partecipe, si era messa subito sui binari giusti per la squadra di Daniele Ruffelli. Con un primo tempo ben orchestrato e un secondo altrettanto efficace, la Lazio aveva costruito un vantaggio solido, toccando l’8-4 che sembrava preludio a una serata trionfale. Ma il nuoto, come la vita, ha tempi imprevedibili e la terza frazione ha cambiato completamente l’inerzia del match. Il Torino, più cinico e maturo nei momenti decisivi, ha trovato quattro reti consecutive che hanno ristabilito la parità, mandando in confusione gli uomini di casa.
Nell’ultima frazione, Tresa aveva illuso ancora una volta il pubblico con il gol dell’11-10, ma nei 90 secondi conclusivi, il cuore e l’esperienza dei piemontesi hanno avuto la meglio. Due reti in rapida successione hanno spento le speranze romane, fissando il punteggio sul 12-11 e regalando al Torino il pass per la finale.
Amareggiato ma lucido, il direttore generale Orazio Piccinini ha fotografato con sincerità la serata: “La delusione nasce dall’andamento della partita. Vincevamo 8-4, poi è prevalsa la maggiore esperienza degli avversari. Oggi ci siamo resi conto di cosa ci manca e l’anno prossimo punteremo alla Serie A1”. Un messaggio chiaro che ribadisce le ambizioni di un club che, nonostante la sconfitta, guarda avanti con determinazione.
Sulla stessa linea anche il tecnico Daniele Ruffelli, che ha riconosciuto i meriti del Torino ma non ha nascosto la frustrazione per una qualificazione che sembrava a portata di mano: “Complimenti al Torino perché ha disputato un’ottima partita. C’è scoramento, perché era una gara che stavamo vincendo, però ancora subiamo troppo dal punto di vista emotivo. Abbiamo fatto un’ottima prestazione nella prima parte, poi è mancata l’esperienza. Peccato, perché volevamo andare in finale e avevamo la capacità per centrarla”.