Le lacrime hanno rigato le guance, lo confesso, il trionfo delle azzurre l’ ho seguito da casa. Avrei voluto essere lì all’Arena Sud di Parigi, per poter festeggiare dal ‘vivo’ questa straordinaria impresa che ha tanti padri e tanti protagonisti ma che è la straordinaria sintesi di un progetto che parte da lontano. L’Italia, è una nazione relativamente ‘giovane’ per tradizione pallavolistica. I primi veri entusiasmi si scatenano solo nel 1978 quando, in un indimenticabile Campionato del Mondo disputato in Italia, gli azzurri conquistarono uno storico argento davanti agli spettatori di un PalaEur ribollente di tifo. Gli italiani si accorsero per la prima volta di questo sport che fino a quel momento era indubbiamente minore.
Quel clamoroso successo fu la leva per la crescita esponenziale di una disciplina che grazie a dirigenti illuminati e visionari come Gianfranco Briani, Manlio Fidenzio, Carlo Magri, è entrata stabilmente nel ‘gotha’ mondiale. Per i risultati era necessario attendere ancora qualche anno, fino a quel Mondiale in Brasile del 1990 che vide trionfare, quella squadra, ‘la Generazione di Fenomeni’, allenata da Julio Velasco.
E già proprio lui, l’uomo che ha indubbiamente cambiato la storia di questo sport. Non soltanto per le esaltanti vittorie, ma per il contributo di idee, di geniali intuizioni che hanno contribuito a costruire modelli vincenti che potrebbero essere esportati in altre discipline portando probabilmente gli stessi strepitosi risultati.
Un esempio su tutti, il Club Italia, una sorta di ‘dream team’ giovanile curato direttamente della Federazione, nato proprio da un’idea di Velasco, che raccoglie i migliori prospetti in una squadra, affidata a tecnici di grande capacità e carisma, che poi viene iscritta ai campionati nazionali. Le ragazze hanno la possibilità di crescere insieme, di giocare con continuità, e di migliorare le proprie capacità. Il dato che certifica tutto ciò è che ben 11 delle 13 componenti della nazionale che ieri ha vinto l’oro hanno fatto parte di questa vera e propria fucina di talenti.
Ma per riportare le attenzioni alla nostra regione, una delle più attive a livello giovanile d’Italia, dove c’è una società come il Volleyrò-Casal de Pazzi che regala ogni anno giocatrici di altissimo livello ai club di vertice, e di conseguenza alla nazionale, c’è da dire che il movimento è floridissimo, in costante crescita nei praticanti e nelle società che neanche le buie stagioni della pandemia hanno arrestato.
Nel 2023 i numeri parlano di 41600 tesserati, oltre 4000 in più dell’anno precedente, di 33272 atleti attivi, 900 allenatori, 656 atleti di beach volley, 334 società affiliate FIPAV di cui 11 di beach volley. Dati che attestano in maniera chiara l‘ enorme attività di base che si svolge sul territorio.
Campionati Federali e Regionali ma anche attenzione massima alla promozione e alla pallavolo per tutti. Da 31 anni la Fipav Lazio organizza ‘Volley Scuola’ un torneo dedicato alle scuole, nato da una geniale intuizione dell’attuale vice-presidente federale Luciano Cecchi, che quest’ anno ha visto in campo ben 215 formazioni, migliaia di ragazzi e ragazze ed i loro insegnanti in rappresentanza degli istituti di tutta la regione che hanno dato vita ad oltre 1000 partite, con gran finale al Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano.
Una particolare attenzione viene dedicata dalla Fipav Lazio anche ai più piccoli con tanti eventi promozionali a loro dedicati. Oltre 4000 bambini hanno preso parte quest’anno al Memorial Favretto, tradizione appuntamento intitolato al dirigente della Fipav prematuramente scomparso.
Un lavoro fatto in profondità dal CR Lazio e dal CT Roma che ha dato frutti importanti nel passato ed altri ne porterà nel prossimo futuro.
“ Il nostro movimento, soprattutto a livello giovanile, è in continua ascesa-sottolinea il presidente della Fipav Lazio Andrea Burlandi- Merito delle società e dei tanti dirigenti che si attivano sul territorio, con molti sacrifici, per potare avanti le attività. Al di là dei numeri, che sono sotto gli occhi di tutti, e dei tanti eventi che abbiamo organizzato nel corso della stagione, posso dire con orgoglio che quest’anno, per la seconda volta consecutiva, la nostra rappresentativa Under 16 Femminile, ha conquistato il trofeo delle Regioni, un risultato di grande prestigio in una manifestazione che vede protagonisti i migliori talenti italiani. Voglio inoltre sottolineare che Roma e Cisterna rappresentano ormai stabilmente il Lazio in A1 Femminile e in Superlega. Posso affermare con certezza che siamo una delle regioni più importanti a livello nazionale. Partendo da queste basi continueremo a lavorare per crescere ancora “.