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Prova di carattere della Roma che approda ai Playoff di Europa League

Eldor Shomurodov of AS Roma scores the goal of 2-0

foto: Andrea Staccioli/INSIDEFOTO

foto: Antonietta Baldassarre/INSIDEFOTO

La Roma si qualifica ai playoff di Europa League grazie alle due reti trovate questa sera con Angelino e Shomurodov, regalando brividi e gioia ai grintosi tifosi giallorossi.
Un Olimpico da sogno quello di questa sera, più pieno che mai con un tifo caldissimo per questa ultima partita di “campionato” di europa league utile alla squadra di Claudio Ranieri per le qualificazioni ai playoff.

La roma parte propositiva attaccando subito nella metà campo avversaria, ma a sua volta l’Eintracht Francoforte spinge il piede sull’acceleratore e incute paura ai giallorossi; i tifosi di casa scaldano l’atmosfera con cori all’unisono e non lasciano mai soli i giocatori in campo accompagnandoli e caricandoli in ogni azione, come solo loro sono soliti fare.

Nel primo tempo lo 0-0 si protrae a lungo, la Roma è combattiva ma non porta in campo il suo gioco migliore e per i primi 40 minuti di gioco la partita va avanti con un nulla di fatto fino al 44esimo minuto in cui Angelino trova la rete e porta così in vantaggio la squadra di casa sull’1-0 regalando uno scenario di speranza, fiducia e felicità a tutti i giallorossi ormai fomentati.

Nel secondo tempo, Ranieri decide di rinfrescare un po’ la formazione, togliendo Paredes, avvolto dal nervosismo per questo cambio, sostituito da Cristante, mettendo in campo il poi decisivo Shomurodov al posto di Soule, per provare ad alzare il gioco e cosi la squadra capitolina trova la meglio grazie al tocco di Shomurodov che aumenta il divario e porta la sua squadra sul 2-0.

Se in campo le cosa proseguono a favore dei giallorossi, dagli spalti iniziano a volare fumogeni e petardi lanciati dal settore ospiti e dalla curva nord in risposta agli attacchi e alle provocazioni dei tifosi avversari.

Nonostante tutto, la Roma combatte fino alla fine a testa alta, tra qualche incertezza, palloni persi e colpi avversari trova la vittoria decisiva per la qualificazione ai playoff accompagnata sempre dalle voci di 64.458 mila tifosi innamorati.

La Roma, a sprazzi, regala scintille e grandi emozioni; domani alle 13:00, tramite il sorteggio, si scoprirà la sua squadra avversaria per il prossimo turno di coppa: l’andata, in trasferta il 13 febbraio e il ritorno poi in casa il 20 dello stesso mese.

Claudio Ranieri ai microfoni di Sky Sport:

Come siete riusciti a mascherare la pressione enorme, anche in considerazione della forza degli avversari?

“Quando ci sono queste grandi partite, i grandi giocatori si vedono. Quando dei campioni del mondo, prendono la squadra in mano e caricano tutti i compagni. Dietro siamo stati sempre attenti: avevamo paura delle loro ripartenze, perché sapevamo che avrebbero giocato così. 

I ragazzi sono stati bravi, hanno fatto girare palla velocemente come avevo chiesto e poi hanno messo palla dentro: è stata una gran bella vittoria”.

Prima di lei, in campione del mondo (Hummels, ndr) non giocava per scelta tecnica e Angelino, oggi dominatore della fascia, faceva il difensore centrale: non era così semplice mettere tutti al posto giusto.

“Io lavoro per come vedo io il calcio: sono calciatori abituati a giocare in quel settore, per cui mi sembrava normale. Hummels lo stimavo da avversario, quando lo vedevo in Bundesliga, quando lo vedevo con la nazionale tedesca. Giocatore immenso. E poi è di un’intelligenza… Lasciamo stare il calciatore, che lo conoscono tutti: io parlo dell’uomo. Hummels è un punto di riferimento per tutti i compagni. 

Gli ho detto: ‘Dovresti restare qua, perché pure se dovessi giocare poco dovrai guidare la squadra, perché come ti alleni te è troppo importante’. Oggi ai ragazzi ho detto: ‘Il corpo è la vostra azienda, mantenetelo bene perché guardate Hummels quanto continua a guadagnare”. Si sono messi tutti a ridere”.

Le ultime due partite di Shomurodov possono cambiare qualcosa sul suo futuro?

“Gli ho detto che resta con noi. Tutti i ragazzi gli vogliono bene e il pubblico lo ama perché dà sempre tutto. Io l’ho avuto a Cagliari e per me è un ragazzo importante. E poi è sempre sorridente. Io mi incavolo spesso con lui e allora gli ho detto: ‘Se vai via, con chi mi incavolo? (il mister ride, ndr)”.

(Chi parla è Bergomi, talent di Sky Sport, ndr) Sono contento quando un ragazzo come Soulé tira fuori le sue qualità, che avevamo visto l’anno scorso.

“Il ragazzo è valido, io lo ripeto dall’inizio. Gli ho detto: ‘Tu devi determinare qualcosa di importante, quando hai la palla al piede mi devo aspettare da te qualcosa di importante: un filtrante, un tiro in porta, qualcosa di bello perché tu hai le qualità per farlo’. Io capisco le difficoltà di quando passi da Frosinone a Roma, senza sminuire Frosinone, che gli ha dato la possibilità di fare il salto di qualità… 

Tu sai che su certi campi la cosa più importante sono il carattere, la personalità, il fatto di riuscire a mettersi la maglia di una squadra importante. Ecco, lui sta entrando piano piano in questo meccanismo. Ho molta fiducia in lui. Sono convinto che tutte le qualità, che a Roma non ha ancora espresso, piano piano ce le farà vedere”.

Ora vi sentite tra le favorite?

(Ranieri ride, ndr) Sono arrivato e tutti avevano paura della retrocessione, ora ci sentiamo favoriti per l’Europa? Andiamo passo dopo passo, senza promettere nulla. Noi daremo sempre il massimo delle nostre possibilità. Siamo in un momento di crescita e dobbiamo continuare così. Sono contento anche io, perché tutti quelli che entrano danno qualcosa in più. Domenica scorsa è entrato El Shaarawy e oggi lo stavo per far rientrare, ma poi ho deciso di cambiare per metterci a 5 dietro. 

Sono tutti ragazzi importanti che, quando entrano, danno sempre tutto quello che hanno. E questo per un allenatore è una grande cosa, perché sai di poter contare su ognuno di loro”.

A che punto è la crescita e quando è cominciata, è stata silenziosa o l’ha percepita?

“Silenziosa. Ancora non l’ho capita e la voglio vedere. Dobbiamo continuare così, lavorando con molta umiltà. Quando siamo umili, riusciamo a fare buone cose. Restiamo umili, con i piedi bene piantati a terra”.