A Roma, ogni estate calcistica è una narrazione intrecciata di ambizione, passione e cambiamento. E in questo giugno imminente, è la Lazio a riaccendere i riflettori dello sport capitolino, con una svolta che potrebbe ridisegnare il suo futuro. Dopo la mancata qualificazione alle coppe europee, una ferita che brucia ancora in casa biancoceleste, il destino di Marco Baroni sembra ormai segnato: l’allenatore ex Lecce è atteso a Formello per quello che si preannuncia come un incontro d’addio con il presidente Claudio Lotito.
Una stagione iniziata con speranza, quella della Lazio, capace di coltivare persino sogni di Champions League nei mesi iniziali, si è poi sgretolata in una serie di passi falsi culminati nel tonfo casalingo contro il Lecce. All’Olimpico, tempio dello sport romano, sono arrivate solo sette vittorie in campionato, troppo poco per una tifoseria abituata a respirare l’aria d’Europa da otto stagioni consecutive. L’esclusione dalle coppe ha rappresentato non solo un fallimento tecnico, ma anche il capolinea di un rapporto logorato, mai veramente esploso.
Ora, in una Roma che vive di calcio come poche altre città al mondo, parte una nuova corsa: quella al nuovo volto della panchina biancoceleste. E come in ogni grande romanzo sportivo, i nomi sono tanti, tra suggestioni romantiche, ritorni clamorosi e scommesse tecniche.
Il nome che infiamma la piazza è quello di Maurizio Sarri. L’ex condottiero biancoceleste, capace di portare la Lazio al secondo posto nella stagione 2022/2023 prima di dimettersi meno di un anno dopo, rappresenta il sogno della tifoseria. Da marzo 2024 è fermo, ma secondo indiscrezioni sarebbe stato già contattato dalla società per un possibile ritorno. I senatori che ne ostacolarono l’ultima fase ora non ci sono più, e lo scenario di un clamoroso comeback non è da escludere.
Accanto a Sarri, la lista dei candidati si allunga e abbraccia profili diversi per storia, approccio e visione. Gilardino e Patrick Vieira sono nomi già circolati nei corridoi di Formello, mentre l’ipotesi più romantica — ma al momento ancora embrionale — porta ad Alessandro Nesta, eroe dello scudetto del 2000, reduce da una stagione difficile alla guida del Monza.
C’è poi l’idea Thiago Motta, appena separatosi dalla Juventus, che potrebbe intrigare Lotito per la sua capacità di lavorare con i giovani. Sullo sfondo resta Sergio Conceicao, anche se il suo ingaggio lo rende difficile da raggiungere. E ancora: Matías Almeyda, ex centrocampista laziale fresco di addio all’AEK Atene, Miroslav Klose, altro ex idolo biancoceleste da tempo accostato alla panchina laziale, e Francesco Farioli, tecnico in ascesa, accostato anche alla Roma, che cerca riscatto dopo il mancato trionfo con l’Ajax. Attenzione anche a Paolo Vanoli, nome che piace per visione tattica e profilo internazionale.
In una Roma che vive di sport, la Lazio si prepara a voltare pagina.