“15 minuti di assenza, perché siamo schifati da questa dirigenza!” è questo lo striscione posto al centro della curva sud ancora una volta vuota in segno di protesta contro una società per lo più assente. Un olimpico, si, quasi sold out, ma silenzioso per il primo quarto d’ora di gioco fatta eccezione, però, dei cori provenienti dal settore ospiti seguiti da fischi dei tifosi di casa.
Partita faticosa quella di questa sera in casa giallorossa che ha visto scontrarsi la Roma di Juric, decima in classifica, e l’Inter di Inzaghi, terzo in classifica, in un match combattuto fino alla fine ma che ha visto vincitrice la squadra di Milano.
Inizia la partita e la Roma si pone in campo propositiva; Svilar, portiere giallorosso parte sotto la curva sud e già al 5’ minuto di gioco mostra la sua bravura parando il primo tiro in porta dell’Inter che, a sua volta, porta in campo testa e aggressività, caratteristiche che alla Roma sembrano mancare ormai già da qualche partita.
Comincia con diverse difficoltà la squadra di mister Inzaghi poiché già al 12’ minuto si trova ad affrontare il primo cambio pesante perdendo una stella della squadra neroazzurra a causa di una contrattura: entra Frattesi al posto di Calhanoglu e stessa cosa solo 14 minuti dopo, al 26’ minuto perdendo un altro giocatore fondamentale: fuori Acerbi dolorante e in campo entra De Vrij. Intanto sugli spalti la sud si colora di giallo e di rosso, si riempie di bandiere e lo stadio viene avvolto da numerosissimi cori che motivano i giocatori di casa e scaldano l’atmosfera come la Roma è solita fare.
L’Inter gioca molto nella metà campo giallorossa contro una Roma che cerca di tener testa agli attacchi ma perde molti palloni e occasioni di tiri importanti, una Roma che, nonostante questa sera abbia giocato più combattiva, necessita di alzare la qualità di gioco e di eliminare errori pesanti come quelli durante l’azione che ha portato Lautaro alla rete decisiva (59’ minuto).
Il secondo tempo è d’oro per la squadra ospite che a pochi minuti dall’inizio, trova il gol e gioca i secondi 45 minuti praticamente a senso unico senza subire troppi spaventi da parte dei casalinghi che iniziano a spegnersi lentamente. La Roma, sostenuta sempre dai suoi tifosi nonostante tutto esce dal campo con alle spalle un’altra sconfitta pesante ma soprattutto evitabile che grava sul posto in classifica, ma adesso sulle note di “Grazie Roma” la testa dei giocatori e del loro mister è volta a giovedì 24 ottobre alla partita di Europa League sempre in casa della squadra della capitale contro il Dyn. Kyiv.
Roma-Inter (0-1)
Roma: Svilar 7 – Mancini 6.3 – Ndica 6.4 – Angelino 6.6 (78’ st Hermoso 6.4) – Celik 6.8 – Kone 6.7 (52’ st Pisilli 6) – Cristante 6.2 (78’ st Le Fee 6.7) – Zalewsk 6.5 ( 72’ st Balnanzi 6.3) – Dybala 6.9 (78’ st Soule 6.8) – Pellegrini 6.7 – Dovbyk. All. Juric
Inter: Sommer 7- Pavard 7.5 – Acerbi 7.4 (26’ pt De Vrij 6.8) – bastoni 7.0 (71’ st Bisseck 6.6) – Darmian 6.7 ( 71’ st Dumfries 6.9) – Barella 6.9 – Calhanoglu 6.6 (12’ pt Frattesi 6.5) – Mkhitaryan 7.2 – Dimarco 7.1 – Thuram 7.5 – Martinez 8.1 ( 72’ st Correa 5.8). All. Inzaghi
Arbitro: D. Massa
Reti: Lautaro Martinez 60’ minuto
Calci d’angolo: 3 per la Roma, 3 per l’Inter