#Calcio #In evidenza sito #Roma #Sport

Roma travolgente: poker al Monza e decimo risultato utile consecutivo

foto: Andrea Staccioli/INSIDEFOTO

foto: Antonietta Baldassarre/INSIDEFOTO

La Roma di Claudio Ranieri continua a volare. Con una prestazione brillante e dominante, i giallorossi superano il Monza per 4-0, conquistando il decimo risultato utile consecutivo e avvicinandosi sempre più alla zona Europa. In un Olimpico da quasi 57.000 spettatori, i capitolini mettono in scena un autentico spettacolo, schiantando la squadra di Alessandro Nesta, ultima in classifica e mai realmente in partita.

I gol di Saelemaekers, Shomurodov, Angelino e Cristante firmano un successo fondamentale in chiave europea: la Roma si porta a -1 da Bologna e Milan (che devono recuperare il loro scontro diretto giovedì) e a -2 dalla Fiorentina, attualmente sesta. Un cammino straordinario che ha riacceso l’entusiasmo di una tifoseria che solo due mesi fa sembrava aver perso ogni speranza.

Ranieri, con un occhio alla sfida di Europa League contro l’Athletic Bilbao, decide di lasciare Dybala in panchina dall’inizio, affidandosi al talento di Baldanzi e Soulé a supporto di Shomurodov, scelto come riferimento offensivo vista l’indisponibilità di Dovbyk. Dall’altra parte, Nesta deve fare i conti con ben undici assenze e schiera in avanti Ciurria e Mota alle spalle di Ganvoula.

La Roma parte subito forte e sfiora il vantaggio già al 5’: Soulé inventa un assist perfetto per Pisilli, che però manca incredibilmente il colpo sotto porta. Il Monza prova a difendersi abbassando il baricentro con una linea difensiva a cinque uomini, ma la qualità superiore dei giallorossi emerge con il passare dei minuti.

Il gol è nell’aria e arriva al 10’, quando Saelemaekers trova il jolly con un meraviglioso sinistro a giro sul secondo palo, lasciando Turati immobile. L’Olimpico esplode e la Roma prende definitivamente il controllo del match.

Il Monza non riesce a reagire e si schiaccia sempre di più, incapace di uscire dalla propria metà campo. I giallorossi continuano a spingere e trovano il raddoppio al 32’: Soulé pennella un cross perfetto per Shomurodov, che di testa infila la palla nell’angolo, firmando il 2-0.

Solo al 42’ il Monza riesce a creare un’occasione degna di nota: Ganvoula, servito da Bianco, tenta un diagonale pericoloso, ma Svilar con un grande intervento devia in angolo.

Nella ripresa, Nesta prova a cambiare le carte inserendo Petagna in attacco, seguito poi da Zeroli e Maussi, ma la Roma non arretra di un centimetro e continua a macinare gioco.

Al 60’ è ancora Baldanzi a rendersi pericoloso: dopo una splendida azione personale, lascia partire un tiro insidioso che Turati respinge con difficoltà. Pochi minuti dopo, l’Olimpico esplode nuovamente quando Dybala entra in campo, accolto da una standing ovation.

Con l’ingresso dell’argentino, la Roma guadagna ulteriore brillantezza in attacco. Dopo una fase di controllo, il match si accende nuovamente al 73’, quando Angelino – trasformato in un attaccante aggiunto – sfrutta un assist di Cristante e con un sinistro rasoterra imprendibile sigla il 3-0.

La Roma non si ferma e Cristante, protagonista anche dell’assist per il terzo gol, si prende la scena nel finale: al 88’, su angolo perfetto di Dybala, trova il colpo di testa vincente che chiude definitivamente i giochi sul 4-0.

L’Olimpico esplode di gioia e il pubblico intona cori di sostegno alla squadra, consapevole dell’importanza di questa vittoria nella corsa all’Europa.

Sette vittorie e tre pareggi nelle ultime dieci partite, 20 punti conquistati dall’inizio del 2025 e un gruppo che sembra aver ritrovato convinzione e compattezza.

Ora il focus si sposta sulla sfida con l’Athletic Bilbao in Europa League, un banco di prova importante per misurare le reali ambizioni europee dei giallorossi. Ma una cosa è certa: questa Roma ha ritrovato il suo spirito combattivo e non ha alcuna intenzione di fermarsi.

Ecco cosa mister Ranieri ha commentato la prestazione dei giallorossi ai microfoni di Sky Sport:

Ci sono due stati d’animo non rilevabili: la leggerezza del gruppo e la fiducia che hanno tutti i giocatori che entrano. Stanno diventando dei valori aggiunti?

“I ragazzi si allenano bene, lo dico dall’inizio. È uno spogliatoio sano. Magari, uno ogni tanto si riempie la bocca per mascherare qualcosa che non va, invece qui… Voglio raccontare un aneddoto: c’è stato un giocatore che mi ha chiesto un permesso per andare a trovare il padre e gli ho risposto di no, perché il giorno dopo c’era allenamento. Sono venuti Dybala e Paredes a chiedermi il favore di dare il permesso a questo ragazzo. Vuol dire tanto. Come fai a dire di no? Quando il gruppo decide, io sono contento”.

La Roma è quella che nella parte medio-alta della classifica sta meglio?

“Stiamo bene, ma ogni partita fa storia a sé. Io già sto pensando al Como, ci ha battuto in campionato e sta in piena euforia. Stanno giocando bene. E sono convinto che Fabregas fra tre, quattro anni sarà uno tra i top manager in Europa. La mia mente ha già cancellato questa partita e penso al Como”.

In cosa è cambiato l’atteggiamento e il rendimento di Soulé, di Shomurodov e di tutti quelli che adesso stanno arricchendo la vostra rosa?

“Credo che dipenda dalla fiducia che accordo a loro. Soulé ha fatto una grande partita contro il Napoli, raddoppiando ogni volta il proprio difensore, aiutandolo, ripartendo. Io ho sempre creduto in lui. Era venuto – credo, perché l’ho letto sui giornali – perché doveva andare via Dybala e lui aveva fatto gol contro il mio Cagliari a Frosinone. Si vede che è un ragazzo di talento. Gli dicevo di non preoccuparsi, perché il futuro era lui. Perché quando alleni li vedi quelli che hanno qualcosa di speciale. E lui doveva soltanto, piano piano entrare. Come ha fatto Baldanzi l’anno scorso, quando entrava, faceva qualcosina di buono, però non era quello che è quest’anno. 

Baldanzi è un pochino più avanti, perché quando prende palla lo vedi che cambia il ritmo della partita. Soulé deve fare lo stesso. Ha colpi da grande campione e, piano piano, deve trovare il ritmo della Roma. E lo sta trovando”.

Non hai solo aggiustato le cose, hai ridato alla Roma la dimensione che le apparteneva, riportando gioco, risultati, entusiasmo, logicità e serenità: tra queste cose, qual è stata la più importante e quale la più difficile?

“La più importante + aver riportato i tifosi a essere orgogliosi di questi ragazzi. Questa è la cosa che più mi dà piacere. Adesso i tifosi si fidano dei ragazzi, sanno che possono sbagliare ma gli soffiano dietro, li aiutano nei momenti difficili.

Dove sono le difficoltà? Dobbiamo continuare, ogni partita fa storia a sé. Forse mi ripeto, ma io stimo tantissimo il Como: è una squadra dura, abbiamo visto che ha fatto contro il Napoli, ma lo abbiamo provato anche noi. Poi ci sarà la coppa, con un’altra partita difficilissima. È un bel campionato. Lo abbiamo ripreso e dobbiamo continuare così. Alla fine vedremo cosa avremo combinato”.