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Settecolli, il mondo in vasca: Roma celebra la 61ª edizione con numeri da record

foto: Riccardo Piccioli

Atleti da 32 nazioni, oltre 1500 presenze gara e il battesimo istituzionale del nuovo presidente del CONI: il Trofeo Settecolli conferma la sua centralità nel panorama del nuoto internazionale. E per l’Italia è già tempo di mondiale.

Roma non è solo una delle capitali dell’arte, della storia e della politica, ma da decenni è anche uno dei luoghi simbolo del nuoto mondiale. Lo ha ribadito ancora una volta il Trofeo Settecolli, giunto alla sua 61ª edizione, che si è chiuso sulle acque del Foro Italico con numeri imponenti e un’atmosfera degna di un campionato mondiale. In vasca, infatti, si sono alternati 674 atleti – 364 uomini e 310 donne – in rappresentanza di ben 32 Paesi, con 1517 presenze gara che hanno colorato le corsie di un’edizione che sa di anteprima d’élite per i prossimi appuntamenti internazionali.

Dall’Italia all’Australia, passando per il Giappone, il Sud Africa e l’Uruguay, la vasca romana ha accolto il meglio del nuoto mondiale, in un mix di esperienze, culture tecniche e obiettivi stagionali. C’erano i giganti già pronti per Parigi, le giovani promesse in cerca del grande salto e i veterani che su questo palcoscenico hanno costruito parte della propria leggenda.

Il volto azzurro, ovviamente, è stato il più presente e applaudito. La nazionale italiana ha schierato 38 atleti, 24 uomini e 14 donne, guidati dal direttore tecnico Cesare Butini con uno staff tecnico di primissimo livello. Dai grandi nomi come Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Simona Quadarella e Gregorio Paltrinieri, fino ai nuovi innesti e ai giovani da plasmare, la squadra ha risposto presente con grinta e qualità. Non è un caso che proprio da Roma siano arrivate molte delle qualificazioni ufficiali ai Mondiali di Singapore, tra titoli individuali e staffette.

Simona Quadarella ha confermato la sua supremazia negli 800 stile libero, Thomas Ceccon ha blindato tre pass per i 100 e 200 dorso e i 100 farfalla, mentre Martinenghi si presenterà a Singapore forte della doppietta nei 50 e 100 rana. Tra le donne si sono messe in luce Lisa Angiolini e Anita Bottazzo nei 100 rana, Sara Franceschi e Anita Gastaldi nei 200 misti, mentre Sara Curtis ha conquistato i 50 e 100 stile libero, affermandosi come uno dei volti nuovi più convincenti del gruppo azzurro. Bene anche Simone Cerasuolo, esplosivo nei 50 rana.

La nazionale si presenterà dunque ai prossimi mondiali con staffette già qualificate: la 4×100 stile libero femminile, la 4×100 stile libero maschile, la 4×100 mista maschile e femminile. L’obiettivo è ambizioso ma realistico: consolidare il ruolo dell’Italia tra le superpotenze mondiali del nuoto.

A Roma, città eterna anche nel talento sportivo, le corsie del Foro Italico si sono fatte teatro di promesse mantenute e di nuove sfide da abbracciare. L’Italia c’è, è presente, è forte. E da qui, dall’abbraccio del suo pubblico e dalla spinta silenziosa della sua tradizione, può partire davvero verso Singapore con l’ambizione di chi sa dove vuole arrivare. Perché a Roma si nuota anche per imparare a vincere. E ora, è tempo di farlo.