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Che festa la GNS 2025! Da Roma lo sport si diffonde in tutta Italia: Piazza del Popolo cuore del Giubileo degli Sportivi

Sport a Roma Piazza del Popolo GNS 2005

Un’esplosione di energia, entusiasmo e valori condivisi ha illuminato Piazza del Popolo, trasformata per l’occasione nel cuore pulsante della Giornata Nazionale dello Sport 2025, quest’anno eccezionalmente inserita nel programma del Giubileo degli Sportivi. L’iniziativa, nata nel 2003 su impulso della Presidenza del Consiglio dei Ministri, solitamente si celebra nella prima domenica di giugno, ma per quest’edizione speciale ha trovato nel mese di giugno una nuova collocazione e, soprattutto, un nuovo significato.

Roma e lo sport, ancora una volta, si sono uniti in una sinergia perfetta: la Capitale ha accolto migliaia di giovani e famiglie in una due giorni indimenticabile, mentre contemporaneamente l’intero territorio nazionale ha risposto presente. Basilicata, Calabria, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto – e tante altre regioni – hanno vissuto in diretta una festa collettiva che ha celebrato lo sport come strumento di inclusione, crescita e speranza.

Il Villaggio dello Sport allestito a Piazza del Popolo ha visto la partecipazione di ospiti illustri: il Presidente del CIO Thomas Bach, il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, Monsignor Rino Fisichella per la Santa Sede, la Direttrice del Territorio del CONI Cecilia D’Angelo, e numerosi campioni olimpici e paralimpici italiani e internazionali. Tutti insieme per testimoniare il valore universale dello sport, ponte tra generazioni e culture.

Ma i veri protagonisti sono stati i giovani: bambine e bambini accorsi numerosi per cimentarsi, gratuitamente, in tantissime attività, dalla scherma al rugby, dalla danza al padel, dalla vela al judo, dalla canoa all’arrampicata sportiva. Una palestra a cielo aperto che ha mostrato il volto più bello e autentico dello sport, quello fatto di curiosità, passione e primi sogni olimpici. Accanto a loro, campioni come Mirko Zanni, Camilla Mancini, Marta Bastianelli ed Emanuele Blandamura, pronti a ispirare con l’esempio e la propria storia.

Il Ministro Abodi, rivolgendosi al pubblico accorso nonostante il caldo, ha ribadito come “lo sport sia opportunità, linguaggio di pace e incontro tra le persone. La forza di questa giornata è data dalla passione e dalla dedizione dei volontari, dei comitati, delle federazioni. È un messaggio potente: lo sport unisce, non divide”.

Nel corso della giornata si è svolta anche la tavola rotonda “Lo sport genera speranza”, a cui hanno preso parte, tra gli altri, Felipe Massa, Gordon Hayward, Caterina Banti, Giulia Ghiretti, Pino Maddaloni e Damiano Tommasi, accompagnati dai videomessaggi di Edoardo Bove, Simona Quadarella e Claudio Ranieri. Testimonianze intense, fatte di difficoltà superate, fede, sogni che si realizzano e impegno quotidiano.

Monsignor Fisichella ha ricordato con forza: “Le grida dello sport devono coprire le grida della guerra. Lo sport è linguaggio universale, è famiglia, è speranza. È questo che ci chiede oggi il Papa: rendere lo sport uno strumento di pace”.

Il programma ha previsto anche dimostrazioni sul palco, performance artistiche e musicali, danze e discipline spettacolari come il twirling, la muay thai, la ginnastica ritmica, la danza sportiva in tutte le sue declinazioni.

Il sabato si è concluso con il Pellegrinaggio della Speranza verso la Porta Santa della Basilica di San Pietro, momento simbolico e toccante che ha suggellato il profondo legame tra sport, fede e comunità.

Oggi, infine, il gran finale: una pedalata cicloturistica con partenza dalla Basilica di San Paolo e tappa in tutte le quattro basiliche giubilari, e alle ore 10:00 la celebrazione solenne in Piazza San Pietro, presieduta dal Santo Padre, a conclusione della GNS e del Giubileo degli Sportivi.

Quando lo sport esce dagli stadi e scende nelle piazze, Roma si trasforma in un’arena a cielo aperto dove ogni bambino può sognare, ogni strada può diventare un campo e ogni angolo della città può respirare futuro. È così che Roma e lo sport tornano a parlarsi davvero, là dove la vita scorre: tra la gente.